        &Egrave; appena partita la nuova stagione del Supercross USA e per chi segue dall&rsquo;Europa la grande novit&agrave; &egrave; il passaggio definitivo di Jorge Prado nel &ldquo;Nuovo Mondo&rdquo;. Se Cristoforo Colombo impieg&ograve; quasi tre mesi per preparare l&rsquo;impresa e trentasei giorni per arrivare dalla Spagna alla terra poi nota come &ldquo;America&rdquo;, al galiziano sono bastate 12 ore d&rsquo;aereo da Londra (il giorno dopo aver corso il Cross delle Nazioni a Matterley Basin) alla California per lasciarsi alle spalle l&rsquo;Europa e il mondiale Motocross. Nella costa Ovest, per Jorge si sta avverando il sogno di un bambino che a tre anni venne messo in sella a una Minitrial da pap&agrave; Jesus. Non &egrave; il primo assaggio di SX americano, perch&eacute; il due volte campione della MXGP aveva conosciuto gli States a inizio 2024 con la GASGAS, disputando le prime quattro prove (Anaheim 1, San Francisco, San Diego e Anaheim 2) del Supercross nella massima categoria (450 SX), vincendo anche una batteria a San Francisco. Ma questa volta ha un sapore diverso, trattandosi di un viaggio &ldquo;sola andata&rdquo;. A soltanto 24 anni, Prado vola negli States dopo aver completato la sec onda doppietta di titoli mondiali: dopo i due in MX2, sono arrivati i due trionfi &ndash;&nbsp;sempre con il Team De Carli &ndash;&nbsp;in MXGP. Ottenuti tutti gli obiettivi possibili nel Vecchio Continente, ecco lo sbarco negli States, dove sabato 11 gennaio all&rsquo;Angel Stadium di Anaheim Prado debutta da pilota in pianta stabile del Supercross. Un esordio doppio, visto che &egrave; anche la prima corsa con il Team Monster Energy Kawasaki sulla KX 450 ufficiale.  Continua nella prossima pagina Ducati e Aruba.it insieme anche nel MXGP &nbsp; Jorge Prado, la sfida Supercross  Jorge, come sta andando il tuo adattamento negli USA? &ldquo;Correre qui era il mio sogno fin da quando ero bambino: ora lo sto realizzando. Ci siamo sistemati con la casa e tutto quello che serve e qui mi trovo bene, mi sono subito ambientato. Anche nel team ho avuto un&rsquo;accoglienza calorosa, mi fanno sentire in famiglia, purtroppo per vari motivi ho iniziato da poco ad allenarmi in moto. Prima c&rsquo;era da aspettare la definizione dei contratti e poi ho avuto anche un piccolo infortunio che mi ha fermato un paio di settimane. Ora ho ripreso&rdquo;. Il tempo stringe... &ldquo;S&igrave;, realisticamente non c&rsquo;&egrave; tanto tempo ma la cosa &egrave; importante &egrave; che ho trovato subito il feeling con la squadra e con la moto. Mi sono allenato sempre con i piloti del team, con Jason Anderson e con i ragazzi della SX2, d&rsquo;altronde qui ci si pu&ograve; allenare per il Supercross soltanto nelle piste private dei team: ogni struttura ha il suo tracciato d&rsquo;allenamento specifico con gli ostacoli da Supercross, salti, whoops ecc. Per me ora &egrave; importante girare con altri piloti e avere dei riferimenti in pista&rdquo;. Anderson &egrave; esperto e ha anche vinto il titolo nel 2018. &ldquo;&Egrave; un pilota molto veloce e da lui posso imparare tanto e crescere, inoltre con me &egrave; molto disponibile aperto: girando in pista con lui hai subito un riferimento di massimo livello. Mi sto trovando molto bene con la Kawasaki, &egrave; decisamente agile e da subito abbiamo trovato un set up &lsquo;giusto&rsquo;, inoltre i tecnici mi seguono in ogni richiesta. In ciascun allenamento cerchiamo di migliorare qualcosa anche sulla moto ma la base &egrave; gi&agrave; davvero molto buona&rdquo;. Come sar&agrave; il tuo approccio? &ldquo;Devo anche prenderla easy per non stressarmi. Non voglio mettermi pressione perch&eacute; &egrave; tutto nuovo e devo prendere il mio tempo per arrivare a poter dare il massimo. Per esempio non avevo mai guidato una moto con il telaio in alluminio, ed &egrave; normale che per arrivare a conoscerla alla perfezione sia necessario un po&rsquo; di tempo. Dobbiamo lavorare con tranquillit&agrave; e tutto verr&agrave; da solo, allenamento dopo allenamento, forzare i tempi sarebbe un errore. Al momento sono ottimista e sempre pi&ugrave; convinto della mia scelta&rdquo;. Hai fissato degli obiettivi per questa prima stagione? &ldquo;Per il momento l&rsquo;obiettivo &egrave; riuscire a disputare tutte le gare e in ognuna imparare qualcosa, vorrei cercare di stare vicino ai Top 5 e poi ai Top 3 pi&ugrave; avanti nella stagione&rdquo;. Chi vedi in lotta per il titolo 2025? &ldquo;Direi il detentore Jett Lawrence, il mio compagno di squadra Anderson, poi Chase Sexton ma anche Cooper Webb, Justin Cooper, Eli Tomac e Ken Roczen. &Egrave; un campionato con tanti protagonisti, combattuto, &egrave; difficile fare un pronostico&rdquo;.   Continua nella prossima pagina &nbsp; Jorge Prado e il Supercross  Negli USA quando sei al debutto non puoi scegliere un numero, ma &egrave; la Federazione che te lo assegna: ti hanno dato il 70. &ldquo;S&igrave;, ovviamente avrei preferito mettere il mio 61 ma il 70 va bene, ed &egrave; un numero che sulla maglia mi piace, ci sta bene. Qui negli USA lo hanno avuto piloti importanti come Ricky Carmichael e Roczen, quindi niente male&rdquo;. Hai citato il tedesco Roczen: con voi ci sono anche altri europei protagonisti negli States come i francesi Tom Vialle (che con il Team KTM ha vinto il titolo MX2 Costa Est) e Dylan Ferrandis, i britannici Dean Wilson e Max Anstie, gli estoni Harri Kullas e Jorgen Talviku, lo svedese Fredrick Noren: hai gi&agrave; incontrato qualcuno di loro? &ldquo;Come dicevo, mi sto concentrando sul Supercross e le piste sono tutte &lsquo;private&rsquo;, dei team, quindi per ora nessun incontro. Di sicuro diversi europei li conoscer&ograve; alle gare, poi in vista del National all&rsquo;aperto si comincer&agrave; a girare sulle piste tradizionali, che sono normalmente per tutti, e ci sar&agrave; la possibilit&agrave; di frequentarsi di pi&ugrave;&rdquo;. Dopo l&rsquo;apprendistato nel Supercross, le gare del National su tracciati pi&ugrave; simili a quelli a cui sei abituato dovrebbero vederti subito competitivo. &ldquo;Ora pensiamo al Supercross, poi si lavorer&agrave; per il National, anche se tra i due campionati ci sar&agrave; soltanto un weekend libero&hellip; Anche per via del calendario fitto il primo anno qui me l&rsquo;aspetto molto impegnativo. Sono tante le novit&agrave; a cui bisogna prepararsi, in tutti gli aspetti, &egrave; un nuovo capitolo della mia vita e voglio subito fare bene, ma andando passo dopo passo e cercando di rimanere lontano dagli errori&rdquo;. Hai tantissimi tifosi in Italia, anche perch&eacute; hai vissuto a Roma per sette anni con il Team De Carli: come sei stato accolto invece dai fans americani? &ldquo;Sapete che i tifosi di Motocross americani sono molto &lsquo;nazionalisti&rsquo;, ma finora sono stati molto cordiali con me, sono curiosi e sicuramente c&rsquo;&egrave; molto interesse per vedere cosa far&ograve;. Sono sicuro che dall&rsquo;Europa in tanti mi seguiranno in questa avventura e forse si appassioneranno al Supercross: li aspetto qui in America!&rdquo;.  Calendario Supercross e National 2025       

"Devo prenderla con calma: &egrave; tutto da scoprire, dal team Kawasaki al telaio in alluminio fino ai test sulle piste di propriet&agrave; delle squadre"

Jorge Prado: "Supercross, un sogno diventato realtà"

        12:48 CLAMOROSO - Spunta un nuovo dettaglio sull'Aprilia Sono state svelate le due moto della casa di Noale che prenderanno parte alla griglia di MotoGP, ma sul codone spuntano due "antenne"   12:43 MotoGP 2025: ma cosa combinano Martin e Bezzecchi? Per presentare il nuovo prototipo i due piloti hanno girato un simpatico video dove entrano furtivi nella zona "off limits" dove c'&egrave; la RS-GP25   12:40 VIDEO - L'unveling della Aprilia   12:39 Aprilia RS-GP25, tutti i dettagli della nuova moto   12:37 MotoGP 2025, si conclude qui la presentazione Aprilia Cambia leggermente "esteticamente" la RS-GP25 seppur mantenendo i colori principali visti fino adesso: nero, rosso, viola e bianco QUI L'ARTICOLO PER SAPERNE DI PIU'  12:24 Aprilia Racing, le dichiarazioni di Bezzecchi Marco: "Ho ricevuto un caloroso benvenuto, ci hanno mostrato tutta la sede ed &egrave; stato fantastico vedere il lavoro dietro. E' emozionante fare parte di questa famiglia. E' bello avere il campione del mondo al mio fianco, abbiamo un buon rapporto. In passato il rapporto &egrave; stato un po' pi&ugrave; complicato ma &egrave; normale perch&eacute; eravamo giovani e immaturi. Ha fatto qualcosa di incredibile e per me &egrave; un riferimento straordinario. Far&ograve; del mio meglio per stargli vicino e provare a batterlo"  12:23 UFFICIALE - Jorge Martin sceglie il numero 1 "Ho messo il numero 1 ovunque - continua- non ho mai avuto alcun dubbio su quale numero mettere perch&eacute; ho lottato tutta la mia vita per raggiungerlo. Nel numero 1 ho inserito anche l'89 e le due stelle che rappresentano i due mondiali"   12:21 Aprilia 2025, le parole di Martin Jorge: "La tuta &egrave; fantastica, sono entusiasta e non vedo l'ora di svelare la moto. Per me la visita a Noale &egrave; stata incredibile. Essere stato l&igrave; &egrave; stato come il primo giorno di scuola, &egrave; stata una visita fantastica e mi sento gi&agrave; parte della famiglia. Il potenziale &egrave; altissimo, vedremo che riusciremo a fare. Sono contento di avere Marco nel box, abbiamo lottato nel 2018 per il mondiale Moto3 e il nostro rapporto ha faticato un po'. Per&ograve; ora va tutto bene. Gli auguro il meglio perch&eacute; vorrebbe dire che le cose sono positive anche per me"   12:19 MotoGP LIVE - svelate le nuove tute di Bezzecchi e Martin Sono saliti sul palco i piloti con le tute adornate con i nuovi colori   12:16 Paolo Bonora, Aprilia 2025: "Porteremo 10 moto nei test di Sepang" "E' stato uno dei punti chiave portare le nuove specifiche a Barcellona per capire i commenti di entrambi i nuovi piloti. Porteremo 10 moto nei test di Sepang tra team ufficiale e Trackhouse, un grandissimo sforzo e vorremmo ringraziare tutte le persone che fanno parte dell'Aprilia Racing" Conclude  12:13 Aprilia Racing, le dichiarazioni di Massimo Rivola Il CEO: "Non vedo l'ora di arrivare a Sepang per vedere la nostra nuova coppia di piloti. Abbiamo cambiato tanto, anche con Sterlacchini abbiamo intrapreso una nuova sfida. Non &egrave; sufficiente quanto fatto, il nostro obiettivo &egrave; vincere e dobbiamo spingere al massimo per raggiungerlo. L'obiettivo &egrave; chiaro, in breve termine il rapporto tra il team, i piloti e la moto deve essere la priorit&agrave;"   12:09 MotoGP 2025, sul palco Sterlacchini e Bonora Presentato il nuovo Aprilia Racing tachnical director Fabiano Sterlacchini che dichiara: &nbsp;"Credo che si possa percepire la storia dell'azienda, tutte le persone nella struttura sono state pronte a sviluppare la moto nella direzione giusta. Nelle corse &egrave; molto importante la combinazione tra la parte ingegneristica e le sensazioni del pilota, solo cos&igrave; si pu&ograve; spingere al limite. Nella competizione bisogna sviluppare ogni aspetto, in questa prima parte ci siamo concentrati su motore e areodinamica. Stiamo lavorando anche sull'elettronica, vogliamo migliorare la moto globalmente"   12:05 Presentazione Aprilia Racing, parla Max Biaggi Non poteva mancare l'ambasciatore del mondo Aprilia Max Biaggi che dichiara: "Marco Bezzecchi &egrave; un grande talento &egrave; giovane e ha tutte le carte per fare bene. Jorge &egrave; il campione anche lui molto forte"   12:03 MotoGP 2025 Aprilia, iniziata la presentazione Dopo un video di presentazione ecco entrare sul palco Antonio Boselli che condurra la diretta  11:50 MotoGP 2025 live, dieci minuti alla presentazione Manca sempre meno. Finalmente vedremo i colori della nuova RS-GP25. E scopriremo se Jorge Marti ha scelto il numero #1 sul cupolino   11:44 Aprilia MotoGP, le dichiarazioni di Martin Jorge&nbsp;ha fatto sapere che gli servir&agrave; un periodo di adattamento prima di poter eccellere sulla RS-GP. Intervistato al podcast 'Tengo Un Plan', il campione spagnolo ha dichiarato: "Lottare per il titolo non &egrave; l'obiettivo del 2025, l'occasione potrebbe esserci gi&agrave; dal 2026".  11:40 MotoGP 2025, tutto pronto per togliere i veli al prototipo di Noale Siamo presenti negli studi di Sky Sport: ecco le foto live   11:35 Jorge Martin, le foto in pista con l'Aprilia    11:30 Aprilia 2025, 30 minuti all'inizio della diretta streaming Il countdown verso l'unveling segna poco meno di mezz'ora. Ci siamo!   11:26 MotoGP 2025, Dall'Igna svela: "Ducati non aveva i soldi chiesti da Martin" Gigi Dall'Igna &egrave; stato, &egrave;, e sar&agrave; assillato dalla domanda pi&ugrave; gettonata del recente periodo:&nbsp;chi vincer&agrave; il titolo MotoGP, Pecco&nbsp;Bagnaia&nbsp;o Marc Marquez? L'Ingegnere Ducati, forte di una Desmosedici GP25 quala assoluta favorita, ha (pi&ugrave; o meno) schiarito le idee degli intervistatori:&nbsp;"Jorge ha chiesto troppo e Marquez ha prestazioni migliori. Se il numero 1 va sull'Aprilia, mi assumo le responsabilit&agrave;" L'ARTICOLO COMPLETO QUI   11:15 Aprilia Racing 2025, le novit&agrave; nello staff Una line-up completamente nuova e affascinante, guidata da un altro innesto, ovvero&nbsp;il nuovo direttore tecnico Fabiano Starlacchini, subentrante a Romano Albesiano.&nbsp; QUI l'articolo che spiega i dettagli  11:12 MotoGP 2025, quando inizia la stagione: tutte le info, date, orari e dove vederla Si avvicina lo start del campionato, ecco una GUIDA per farsi trovare preparati   11:05 Presentazioni LIVE - La BMW SBK di Razgatlioglu Nella giornata di ieri a Berlino &egrave; stata svelata anche la S1000RR con cui il campione del mondo 2024 e Van Der Mark, compagno di team, scenderanno in pista la prossima stagione di Superbike QUI l'articolo nel dettaglio&nbsp;   11:00 MotoGP LIVE - Rivola sprona la "sua" Aprilia Il CEO di Aprilia Racing ha voluto incitare piloti e squadra sin da subito: "Ci saranno momenti difficili ma &egrave; importarsi dirsi tutto. Da un po' non sentivo certe vibrazioni nel box" Leggi l'articolo QUI   10:50 MotoGP 2025, la tradizione del numero 1: chi sono i piloti che lo hanno scelto in passato? Il #1 in MotoGP lo abbiamo visto nel 2023 e 2024 sulla Ducati di Bagnaia. Precedentemente, lo hanno mostrato con orgoglio sul cupolino delle leggende come&nbsp;Casey Stoner, Jorge Lorenzo e Nicky Hayden. Ora potrebbe essere Martin a portare questo numero in Aprilia.  10:43 Motosprint presenta i Caschi d&rsquo;Oro 2024: la data, il luogo, le info, i premiati Come ogni anno immancabile l&rsquo;appuntamento con l&rsquo;evento pi&ugrave; atteso per premiare chi ha fatto la storia nelle due ruote e celebrare le carriere pi&ugrave; belle. I DETTAGLI QUI   10:40 Aprilia MotoGP, Jorge Martin &egrave; sceso per la prima volta in pista con la RSV4 Lo spagnolo campione del mondo 2024 si &egrave; subito dato battaglia con Marc Marquez, anche lui tra i cordoli   10:32 Calendario MotoGP 2025, date orari e info Nel frattempo ecco tutti gli appuntamenti che vedranno impegnati team e piloti nella prossima stagione del motomondiale  Bring. It. On. #MotoGP pic.twitter.com/3dQwmRQqGo &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) January 1, 2025     10:30 MotoGP 2025, Trackhouse racing: la prima moto a essere svelata Speciale &egrave; l'occasione, altrettanto la livrea: il boss Justin Marks ha fatto verniciare le RS-GP esattamente come le Chevrolet Camaro impegnate nella serie a quattro ruote. L'Aprilia&nbsp;ha un team satellite di alto livello estetico e, se le promesse saranno mantenute, agonistico. TUTTI I DETTAGLI QUI   10:23 MotoGP Live - Dove seguire la diretta streaming dell'unveling Aprilia E' possibile vedere la nuova moto sul canale youtube della casa italiana   10:13 Aprilia Racing - Jorge Martin sceglier&agrave; il numero 1 o 89? Secondo te quale sar&agrave; la decisione dello spagnolo - Vota il sondaggio&nbsp; QUI   10:09 MotoGP 2025 - appuntamento alle ore 12 per la presentazione La stagione 2025 sta entrando nel vivo e dopo la giornata dedicata alla presentazione del team Aprilia Trackhouse, stavolta &egrave; il turno della squadra ufficiale della compagine di Noale, che tra poco sveler&agrave; i colori e le novit&agrave; della RS-GP 2025 affidata a Marco Bezzecchi e soprattutto al campione del mondo MotoGP, Jorge Martin.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Aprilia (@aprilia)      Luogo: Milano, studi Sky Sport Italia         

Ci siamo, dopo la Trackhouse, finalmente stiamo per scoprire la nuova RS-GP di Jorge Martin e Marco Bezzecchi

MotoGP DIRETTA - Presentazione Aprilia Racing 2025 LIVE streaming

        Calca - e "ricalca", come dice egli stesso - i paddock iridati da anni, percorrendo le orme di pap&agrave; Giancarlo, dapprima fonte di ispirazione, poi guida &amp; collega per viaggi in lungo e in largo nel Motomondiale. Mirko Cecchini, pesarese classe 1971, &egrave; un professionista che ha dato e sta dando la vita alle due ruote, nel vero senso letterale: "Ero un ragazzino" parte il racconto del manager Snipers Team&nbsp; "andavo via anche da giovanissimo. Poi, una volta finito il servizio militare, ho cominciato ininterrottamente dal 1992. Pensa, da quell&rsquo;anno non perdo una gara. Sono arrivato a 53 primavere, forse &egrave; meglio che rimanga un po&rsquo; a casa (ride)&rdquo;. Motomondiale Made in Pesaro: dalla Benelli al presente Sarete a conoscenza dell'impresa realizzata da Kelvin Carruthers, che nel 1968 si aggiudic&ograve; la corona della prestigiosa classe 250 Grand Prix, condividendo il trionfo assieme al marchio Benelli. Mirko ancora doveva vedere la luce, ma ci pensava babbo Giancarlo a far girare il nome di famiglia: &ldquo;Mio padre e un collega lavoravano in azienda per preparare la moto" le parole di Cecchini junior "poi partivano col furgone. Dal giorno alla notte pap&agrave; operava in Benelli, occupandosi di ogni particolare utile alle gare da affrontare di volta in volta. Lui e il collaboratore guidavano ore e ore per arrivare in circuito, quella era un&rsquo;altra vita&rdquo;. Pi&ugrave; avanti, lo stile On The Road chiam&ograve; anche te. &ldquo;Ah, sicuro, come ho spiegato prima. Fui coinvolto da Giancarlo, che mai mi forz&ograve;, ma questo mondo mi ha sempre attirato. C&rsquo;&egrave; da dire che, seppur magnifico, il Mondiale non &egrave; tutto ora che luccica, infatti ci si deve impegnare parecchio per rimanerci e figurare ai vertici dei campionati in cui si partecipa. A me piace tantissimo, l'ho sempre fatto con grossa motivazione. Essermi specializzato in questa &lsquo;cosa&rsquo;, chiamiamola cos&igrave;, vale tantissimo nel sistema. Ammetto che fuori dalle corse e dalle moto dovrei reinventarmi&rdquo;. Le gioie si mescolano ai sacrifici. "Eccome! Ne potrei elencare di infiniti esempi... Con moglie figli, rimanere lontano da casa per intere settimane, ricoprendo trasferte triple, diventa pesante. Ma, ripeto: la passione muove la mia vita, &egrave; ogni giorno ha sempre qualche aspetto inedito". Cominciasti quando i tuoi coetanei ancora andavano a scuola. &ldquo;Ero un meccanico, mettevo le mani sulle Honda di Gabriele Debbia ed Ezio Gianola. Vincemmo dei Gran Premi, fu bello. Quando arriv&ograve; l&rsquo;acquisizione dati, misi la testa su grafici e numeri. Ho seguito l&rsquo;evoluzione del due tempi e relativo abbandono, continuando con l&rsquo;approdo dei quattro tempi all&rsquo;epoca moderna&rdquo;. Hai ereditato un mestiere, insomma. &ldquo;Diciamo. Mio padre smise nel 2019, mentre io ho sempre gestito la sezione tecnica. Il Mondiale &egrave; cambiato: una volta si lavorava pi&ugrave; a casa che in circuito: era un banco prova perenne. Adesso ci si impegna di pi&ugrave; in pista, forse oggi &egrave; maggiormente stressante. Fare la differenza adesso &egrave; dura, perch&eacute; i propulsori sono sigillati. Il ristretto campo di azione rende complicata la vita, semmai si interviene sui particolari&rdquo;. Chiss&agrave; quanti aneddoti riservi sui piloti schierati. &ldquo;I piloti? Ne ho visti passare parecchi. Nel passato contavi 5 professionisti, allenati di tutto punto e concentrati. Gli altri, per cos&igrave; dire, partecipavano. Il presente offre atleti veri e propri, il panorama attuale &egrave; imparagonabile. Vincere oggi ha un valore pi&ugrave; alto: le moto si equivalgono, i corridori sono estremamente preparati. Per stare davanti bisogna fare qualcosa di meglio&rdquo;.  Snipers, tiratori scelti specializzati Tra i molteplici collezionati, &egrave; opportuno domandare a Mirko quali momenti favoriti raffiorino, cos&igrave;, a bruciapelo: "La stagione con Romano Fenati nel 2017 e l'annata assieme a Tony Arbolino nel 2020. In entrambe le sfide abbiamo avvicinata e addirittura sfiorato il titolo mondiale, arrivando secondi. Quando si sta davanti &egrave; bello. Complicato, ma bello (ride). Contrariamente, se si gravita nelle posizioni arretrate, &egrave; faticoso coinvolgere gli sponsor. Ma noi siamo sempre emersi, e lo faremo nuovamente&rdquo;. Siete tiratori scelti di precisione.&nbsp; &ldquo;Siamo sempre stati abituati a lavorare coi giovani, ponendo i piloti nelle migliori condizioni possibili. Abbiamo visto che, nel giusto ambiente, chi deve dare gas ne giova. Forse siamo visti come una squadra famigliare, perch&eacute; il clima &egrave; amichevole e di unione&rdquo;. Come reputi la vostra ultima stagione iridata? &ldquo;Il 2024 &egrave; andato sotto alle aspettative. Nelle battute di inizio anno ci siamo resi conto di quanto fosse il gap sofferto dalla Honda nei confronti della KTM. Grosso. La Casa austriaca si &egrave; presentata con la moto nuova, la giapponese ha portato un paio di particolari inediti, e basta. Potevamo fare di pi&ugrave; sia con Matteo Bertelle che assieme David Almansa. Di gara in gara la differenza tra Honda e KTM &egrave; stata assottigliata, ma volevamo di meglio. Siamo dispiaciuti, perch&eacute; avremmo voluto ottenere risultati all&rsquo;altezza delle nostre aspettative. Noi ragioniamo cos&igrave;: si fa bene o meno bene, tutti assieme. Il punto focale &egrave; la squadra&rdquo;.  Cecchini tra presente e futuro: arriva anche la MotoE Cecchini &egrave; un lavoratore compassato, misura parole e situazioni. Mirko sa che il 2025 sia importante e dalle mille aperture: "In primis, vogliamo ricreare la nostra posizione, contando su esperienza e capacit&agrave; valide a riprenderci gli ordini di arrivo importanti. I nuovi piloti detengono le nostre medesime qualit&agrave; ed esigenze. I bravi Nicola Carraro e Riccardo Rossi, come noi e a modo a loro, arrivano da un 2024 complicato. Volevamo ragazzi affamati di riscatto, li abbiamo presi. Noi vogliamo tornare ad alto livello, i piloti nuovi pure. Credo che la scelta sia perfetta, infatti, non vediamo l&rsquo;ora di scendere in pista con le evoluzioni portate dalla Honda. Come andremo? Aspettiamo almeno i test, poi stiliamo una sorta di previsione. Al momento posso dire questo: l&rsquo;intenzione &egrave; di ribaltare completamente il difficile trend dei tempi recenti&rdquo;. A proposito di novit&agrave;: ne avete in serbo una... elettrizzante. "Saremo coinvolti anche nella MotoE, un progetto interessante. Ho avuto il piacere di guardare diverse gare della classe elettrica, trovandole divertenti e di facile fruizione. Ecco il motivo per cui abbiamo Nicholas Spinelli, profilo che ha gi&agrave; vinto e che potrebbe ripetersi volte e volte. Al suo fianco correr&agrave; l&rsquo;ungherese Tibor Erik Varga, che sar&agrave; seguito con attenzione nel Gran Premio di casa. LA MotoE attira investitori che sostengono i progetti &lsquo;green&rsquo;, ai quali anche noi crediamo. La Ducati V21L &egrave; una bella moto e, per affrontare la stagione, abbiamo allestito un organico ad hoc". A microfoni spenti parlavi pure di un vivaio da alimentare. "Esatto, terremo d'occhio la Moto4 e&nbsp; l'ETC, nella collaborazione con una struttura che gi&agrave; funzione. Vorremmo creare filiera di giovanissimi talenti, rimanendo legati a Honda. Abbiamo visto che i ragazzi arrivano talmente preparati, ai quali manca per&ograve; la sinergia coi team. Invece, formandoli dalle categorie propedeutiche previa medesima struttura, si ha pi&ugrave; certezza di un percorso costruttivo e continuativo&rdquo;. Ora te lo chiediamo: Snipers Team, perch&eacute; questo nome? &ldquo;Onestamente, mica mi ricordo bene (ride). No dai, a parte gli scherzi. E' stato un modo simpatico per internazionalizzare il nome del team manager, me medesimo. Usando l'inglese. Perci&ograve;, dal cognome 'Cecchini', viene fuori Snipers. Devo dire che l'idea stia funzionando benissimo, siamo conosciuti ovunque".   &nbsp;       

Mirko e la squadra Honda per tornare protagonisti in Moto3, con l'inedita e promettente avventura in MotoE: i mirini sono gi&agrave; puntati

Snipers Team: obiettivi multipli per i Cecchini nel 2025

        Rinnovarsi per tornare al vertice. E&rsquo; questo il grande obiettivo per il team YART per la stagione 2025 per riconquistare il titolo perso al termine del Bol d&rsquo;Or 2024. La squadra diretta da Mandy Kainz affronter&agrave; la nuova annata dell&rsquo;EWC con la new entry Jason O&rsquo;Halloran, ritiratosi dal BSB al termine del campionato 2024, ad affiancare Marvin Fritz, Karel Hanika e Robin Mulhauser sotto l&rsquo;occhio vigile del nuovo Sporting Manager di Yamaha Niccol&ograve; Canepa. Jason, torni in Yamaha dopo un solo anno in Kawasaki &ldquo;Un anno lontano da Yamaha ma ho passato cinque anni con loro nel BSB, un periodo pieno di successi ed ora non vedo l&rsquo;ora di debuttare in EWC con YART e con questi ragazzi (Marvin Fritz, Karel Hanika e Robin Mulhauser, ndr) che hanno vinto tanto e correre le gare di durata. Non vedo l&rsquo;ora di iniziare.&rdquo; Marvin, secondo posto quest&rsquo;anno dopo il titolo vinto nel 2023 &ldquo;Ci siamo arrivati molto vicini, abbiamo dato tutto. Abbiamo chiuso tutte le gare sul podio, vinto a Spa, siamo saliti sul podio a Suzuka, il risultato che ci mancava. Siamo stati molto forti, solo un po&rsquo; di sfortuna nel finale ma siamo fiduciosi di poter tornare a vincere il titolo l&rsquo;anno prossimo.&rdquo; Che cosa pensi del nuovo compagno di squadra, Jason O&rsquo;Halloran? &ldquo;Posso solo pensare bene, ho sempre guardato il BSB e facevo il tifo per lui perch&eacute; era in Yamaha e penso che con lui saremo pi&ugrave; forti l&rsquo;anno prossimo.&rdquo; Karel, cosa pensi di Jason O&rsquo;Halloran? &ldquo;Penso che possa portare tanta esperienza e possiamo imparare tanto da lui come abbiamo fatto con Niccol&ograve;. Per me e Marvin &egrave; una gran cosa e siamo sicuri che si abituer&agrave; facilmente e ci aiuter&agrave; tantissimo, cercheremo di fare del nostro meglio per la squadra.&rdquo; Anche per te, secondo posto quest&rsquo;anno dopo il titolo vinto nel 2023 &ldquo;Penso che abbiamo fatto tutto il possibile, siamo saliti sul podio in tutte le gare. E&rsquo; stata la nostra miglior stagione, ma il nostro avversario ha avuto una stagione ancora pi&ugrave; perfetta. A volte va cos&igrave;, se riusciamo ad ottenere gli stessi risultati sono sicuro che l&rsquo;anno prossimo possiamo lottare per il titolo e poi vedremo che succeder&agrave;.&rdquo; Ti mancher&agrave; Niccol&ograve; Canepa come compagno di squadra ora che &egrave; il tuo &ldquo;boss&rdquo;? &ldquo;Sicuramente ci mancher&agrave; Niccol&ograve;, &egrave; un gran uomo squadra, molto veloce, ho imparato tanto da lui ma allo stesso tempo user&ograve; quello che ho imparato per migliorarmi e cercare di copiare il suo metodo di lavoro. Credo in questa formazione e penso che possiamo lottare per il titolo.&rdquo; Marvin, ti mancher&agrave; Niccol&ograve; Canepa come compagno di squadra ora che &egrave; il tuo &ldquo;boss&rdquo;? &ldquo;Preferisco averlo come compagno di squadra che come capo (ride). Ho imparato tanto da lui, abbiamo corso sei anni insieme ottenendo tante vittorie. Apprezzo la nostra amicizia, siamo come fratelli, la situazione non cambier&agrave;, siamo sempre in contatto e ci supporter&agrave; come ha fatto prima e non vediamo l&rsquo;ora del futuro.&rdquo; Robin, ancora quarto pilota ma con un nuovo compagno di squadra &ldquo;Stesso ruolo da quattro anni ormai, sono felice che ci sia un nuovo pilota in squadra. Abbiamo una missione da compiere che &egrave; quella di riprenderci il titolo e penso che abbiamo un buon legame, impareremo tanto da Jason.&rdquo; Impaziente di provare la nuova R1? &ldquo;Non vedo l&rsquo;ora, abbiamo nuove parti in arrivo ma ci aspettiamo tanto da questa moto. Adesso ci aspetta l&rsquo;inverno e alcuni test in vista della stagione.&rdquo; Karel, impaziente di provare la nuova R1? &ldquo;E&rsquo; sempre bello provare un nuovo pacchetto. In SBK l&rsquo;hanno usata e sembra essersi comportata bene, non vedo l&rsquo;ora di provare il pacchetto sulla nostra R1 e speriamo di battere i rivali.&rdquo; Jason, la R1 la conosci bene ma proverai la nuova? &ldquo;Non vedo l&rsquo;ora di guidare la R1 di YART. Ho giudato la Yamaha per tanti anni ma non nelle specifiche EWC e non con le Bridgestone. Andr&ograve; su tracciati nuovi per me e non vedo l&rsquo;ora di iniziare la stagione.&rdquo; Marvin anche tu non vedi l&rsquo;ora di testare la nuova R1? &ldquo;Sto contando i giorni che mi separano dalla R1, non vedo l&rsquo;ora di iniziare i test e migliorare il nostro pacchetto, conoscere la nuova squadra e penso che saremo molto forti.&rdquo;       

Jason O&rsquo;Halloran, dopo un solo anno in Kawasaki nel BSB, viene richiamato in Yamaha per prendere il posto di Niccol&ograve; Canepa al &ldquo;comando&rdquo; della squadra austriaca del Mondiale Endurance

EWC, YART: Rinnovarsi per tornare al vertice

        Il 14 settembre Luca Salvadori ha perso la vita in un incidente avvenuto mentre correva e il suo rivale al titolo nel National Trophy 1000 Filippo Rovelli ha fatto s&igrave; che il titolo lo vincesse comunque lui. Per questo motivo il pilota di Gallarate &egrave; stato premiato con il premio di fair play da Motomorphosis, venerd&igrave; 29 novembre, al Campus Bio-Medico di Roma. "Luca era come un fratello maggiore, mi ha insegnato tanto"  Rovelli e Salvadori si conoscevano bene e Filippo ci ha raccontato: &ldquo;Luca lo conoscevo dal 2017, mi sono sentito di fare questo gesto nei suoi confronti per l&rsquo;amicizia che ci legava e per la bella persona che era&rdquo;. Chi ha rappresentato Luca per te?&ldquo;Era come un fratello maggiore, era sempre disponibile. Anche se eravamo rivali mi dava dei consigli, scherzavamo molto. Era un ragazzo molto solare e disponibile con tutto, da lui ho imparato questo. Ho appreso da lui che bisogna essere sempre disponibili per gli altri e darsi da fare anche se hai dietro una famiglia che ti pu&ograve; dare una mano sempre&rdquo;. Ascoltate qui sotto l&rsquo;intervista integrale:  Luca Salvadori, il pap&agrave; Maurizio: "Barriere piazzate in maniera criminale. Ora mi impegno in una missione"       

Filippo Rovelli ha ricevuto il premio di fair play da Motomorphosis, per il bel gesto che ha compiuto in memoria dell&rsquo;amico rivale Luca

Motomorphosis, Rovelli ricorda Luca Salvadori: “Ecco cosa ho imparato da lui”

        Mai come quest'anno si &egrave; parlato di corse su strada e, in particolare, di IRRC. Al di l&agrave; di Luca Salvadori e della scomparsa che ha segnato fortemente gli appassionati, l'International Road Racing Championship ha avuto numerosi motivi d'interesse per gli amanti delle road races. Uno di questi &egrave; stato certamente il debutto nella classe Superbike di Tiziano Rosati in sella ad una Yamaha R1 GYTR, con cui ha superato anche le proprie aspettative. Ci&ograve; che rende particolare l'esperienza di Tiziano &egrave; per&ograve; il &ldquo;team&rdquo; che ha alle proprie spalle, ovvero... s&eacute; stesso. Gli abbiamo quindi chiesto quanto sia difficile (ed appagante) gestire ogni aspetto delle proprie gare, ma anche la sua opinione sul campionato e sulle gare stradali in generale, senza dimenticare le ambizioni future tra cui spicca il Gran Premio Motociclistico di Macau al Guia Circuit. Ecco cosa ci ha detto in esclusiva.  Yamaha affila le armi: ecco la nuova R9 per tornare al top in Supersport &ldquo;Mi sono trovato bene in SBK. Fare tutto da solo &egrave; impegnativo, ma ne vale la pena&rdquo;  Tiziano, quest'anno hai corso nell'IRRC Superbike a tempo pieno. Ci fai un bilancio della tua stagione? &ldquo;Nel suo complesso, direi che il bilancio possa essere positivo essendo stato il mio anno di debutto in SBK, visto che non ho centrato la Top 10 in campionato per un soffio. Ci sono stati certamente episodi sfortunati, come la pioggia arrivata all'ultimo momento in Gara 2 a Frohburg, che mi ha dato il tempo di cambiare soltanto la gomma davanti e ho quindi corso con la posteriore slick perdendo molto terreno, ma sono comunque soddisfatto dei risultati ottenuti&rdquo;. Nel 2023 hai corso in Supersport: com'&egrave; stato il passaggio di categoria? &ldquo;Il passaggio dalla 600 alla 1000 &egrave; stato meno difficile del previsto, sono riuscito ad avere immediatamente la moto nelle mie mani, come dimostra il fatto che il mio miglior risultato stagionale sia arrivato nel primo round a Hengelo (7&deg; in Gara 2, ndr). Devo ammettere che la Yamaha R1 GYTR si &egrave; rivelata una gran moto sotto questo punto di vista, soprattutto per uno come me senza un team alle spalle&rdquo;. In effetti, non hai fatto soltanto il pilota... &ldquo;Sostanzialmente quest'anno ho fatto tutto da solo, dall'organizzazione della trasferta alla guida del furgone, passando per il setup della moto e cos&igrave; via, con solo la mia ragazza a darmi una mano. Chiaramente si tratta di qualcosa di davvero impegnativo, ma ne &egrave; valsa la pena e sarei pronto a rifarlo, anche se un po' di supporto in pi&ugrave; renderebbe forse tutto un po' pi&ugrave; semplice&rdquo;.  Motoxracing a caccia di piloti ma non solo: il mercato SBK non &egrave; ancora chiuso &ldquo;Il mio obiettivo pi&ugrave; grande? Macau&rdquo;  Conosci gi&agrave; i tuoi piani per il futuro? Correrai nuovamente l'IRRC? &ldquo;Al momento, l'idea &egrave; quella di rifare l'IRRC anche nel 2025 visto che si tratta di un bel campionato organizzato alla grande e dall'ambiente ricco di passione. Se il budget lo permetter&agrave;, vorrei per&ograve; provare a correre anche la North West 200 per avvicinarmi al mio grande obiettivo, ovvero il Gran Premio Motociclistico di Macau, che secondo me &egrave; la quintessenza delle gare stradali visto che si corre in massa tra grattacieli e guard rail&rdquo;. L'IRRC ha gare davvero particolari in calendario, tra le quali spicca certamente Imatra. Da pilota, qual &egrave; la migliore secondo te? &ldquo;Sicuramente correre a Imatra ha il suo fascino visto che si tratta di un tracciato su cui ha gareggiato anche il Motomondiale in passato e l'ambiente &egrave; davvero bello, ma come circuito in s&eacute; credo che il migliore per i miei gusti sia Horice, che &egrave; quello pi&ugrave; stradale di tutti visto che si passa ad alta velocit&agrave; tra case e marciapiedi&rdquo;.  Ritorno in patria: Bradley Ray al via del BSB con OMG Racing nel 2025 &ldquo;Salvadori? Capisco cosa provava correndo, ne vale pena&rdquo;  Purtroppo il paddock dell'IRRC ha dovuto fare i conti con la scomparsa di Luca Salvadori. Quanto &egrave; stato complicato tornare a correre? &ldquo;Quello di Frohburg &egrave; stato certamente il weekend pi&ugrave; difficile in assoluto, perch&eacute; ci&ograve; che &egrave; successo a Luca ha scosso l'intero paddock, ma in particolare me e Luca Gottardi essendo gli unici italiani in gara. Quando abbiamo fatto il briefing straordinario la domenica mattina e ci &egrave; stata comunicata la sua scomparsa, gli organizzatori hanno deciso di proseguire con il programma e ci hanno dato la possibilit&agrave; di scegliere se correre o no. Chiaramente abbiamo gareggiato anche e soprattutto in suo onore&rdquo;. Quando accadono episodi del genere, in molti puntano il dito contro le corse su strada... &ldquo;Capisco che le corse su strada possano sembrare anacronistiche per chi non le comprende o non le segue, ma non &egrave; cos&igrave; e, da road racer, capisco il motivo per cui Luca abbia voluto provare questa esperienza. Forse non &egrave; entrato al cento per cento nell'ottica di doversi tenere pi&ugrave; margine rispetto a quanto non si faccia in pista, ma le sensazioni che descriveva nei video le ho provate anche io sulla mia pelle ed &egrave; qualcosa di inspiegabile a parole&rdquo;. Per chiudere, a questo punto la domanda &egrave; d'obbligo: ne vale la pena? &ldquo;Assolutamente s&igrave;. Per fare un esempio di quest'anno, quando ci si ritrova a 300 km/h sotto la pioggia nel rettilineo di Chimay, si prova qualcosa che non &egrave; confrontabile con nulla ed &egrave; proprio questo che spinge a continuare, perch&eacute; ci si sente pi&ugrave; vivi che mai. Luca in questo periodo ha fatto tanto per far conoscere questo mondo a chi non ne sapeva nulla e, nel mio piccolo, spero di poter fare lo stesso continuando a gareggiare in questi eventi, che per chi li disputa sono i pi&ugrave; belli del mondo. E no, non c'&egrave; bisogno di essere matti per fare delle gare del genere&rdquo;. Moto3, titolo iridato e non solo: adesso Alonso punta al record di vittorie       

Il pilota tricolore quest'anno ha corso nell'IRRC: &ldquo;Ho fatto tutto da solo, dalla guida del furgone al setup della moto. Ci&ograve; che si prova &egrave; indescrivibile, ma Salvadori ci stava riuscendo&rdquo;

Tiziano Rosati: il road racer “tuttofare” che sogna il GP di Macau | Esclusiva

        Se servisse un portavoce dello spirito pi&ugrave; verace e sincero della Superbike, in pochi probabilmente avrebbero dubbi su chi eleggere per tale ruolo. Gianni Ramello non &egrave; solo il Patron del team Go Eleven, squadra che oramai rappresenta una certezza nel paddock delle derivate, ma molto di pi&ugrave;: Gianni &egrave; un mix tra passione, schiettezza, leggerezza e spirito imprenditoriale.&nbsp;Del resto quando i motori sono spenti Ramello gestisce uno studio di commercialisti nella sua Cherasco, quindi sa &ldquo;come gira il mondo&rdquo; e come muoversi al suo interno. Nel mondo delle moto emerge ovviamente il lato pi&ugrave; appassionato e romantico di Ramello, lo stesso che lo ha convinto a scommettere su un pilota come Andrea Iannone. Una scommessa che ad Aragon ha pagato nel modo migliore, con la prima vittoria in SBK dell&rsquo;abruzzese nonch&eacute; la seconda del team piemontese, dopo quella ottenuta nel 2020 con Michael Rinaldi, un altro &ldquo;figlio&rdquo; di Go Eleven.&nbsp;&ldquo;Avevo gi&agrave; vissuto una vittoria &ndash; sottolinea Ramello - ma erano passati tanti anni. Questa seconda volta ha un sapore particolare, dato che negli ultimi anni il livello del campionato si &egrave; alzato tanto, quindi vincere per un team privato &egrave; una missione difficile. Io sono uno che so soffre la gara: spero sempre che il pilota resista fino alla fine. Quando Andrea &egrave; passato sotto la bandiera a scacchi &egrave; stata una liberazione, anche perch&eacute; stava facendo i suoi migliori tempi proprio nel finale, mentre io avrei voluto dirgli di andare pi&ugrave; piano (sorride ndr), dato che la caduta &egrave; sempre dietro l&rsquo;angolo. Io dico sempre una frase: siamo sette miliardi nel mondo, dei quali 22 corrono in pista, quindi se abbiamo vinto siamo stati per un giorno i numeri uno su sette miliardi di persone&rdquo;.&nbsp;Se ripensi ora al primo incontro con Iannone quali sono i pensieri?&nbsp;&ldquo;Il primo incontro &egrave; stato nel paddock di Misano. Andrea era con Elodie e io ho accompagnato delle persone che volevano l&rsquo;autografo di lei: lui mi ha saluto e si &egrave; complimentato, il che mi ha sorpreso, ed allo stesso tempo mi ha fatto capire come fosse l&igrave; per sondare il terreno. Io non sono un tipo che va in soggezione: se credo in qualcosa lo faccio, e oggi cerco di farlo insieme a tutta la mia famiglia. In quella occasione Andrea mi ha colpito per la sua semplicit&agrave;, anche perch&eacute; nel rapporto tra pilota e team forse &egrave; il secondo ad avere pi&ugrave; forza, dato che deve mettere il primo nelle migliori condizioni. Sapevo che non sarebbe stato facile con Andrea, che ha un carattere particolare, ma sono abituato a lavorare con tante persone diverse, e sei furbo riesci a capire pi&ugrave; cose di quelle che la persona davanti a te vorrebbe farti capire&rdquo;.&nbsp;Se ripensi alla trattativa invece?&nbsp;&ldquo;L&rsquo;ultima spinta per l&rsquo;operazione &egrave; stata mia, ma l&rsquo;idea &egrave; stata di mio figlio Elia (addetto stampa e team coordinator del team ndr). La trattativa &egrave; stata lunga, mentre io sono uno abituato a pensare una cosa e farla dopo un&rsquo;ora, quindi se una persona mi fa perdere anche solo due o tre giorni &egrave; gi&agrave; un problema. Non sono nemmeno un amante dei contratti, anche se ovviamente vanno redatti: se voglio dare non mi limito a ci&ograve; che vi &egrave; scritto nei contratti, faccio le cose nell&rsquo;interesse del team&rdquo;. Le due vittorie e la crescita del team  Cosa differenzia la prima vittoria del team dalla seconda?&nbsp;&ldquo;Ci sono similitudini e differenze. La prima vittoria &egrave; arrivata con Rinaldi, un ragazzo su cui abbiamo scommesso, e la seconda allo stesso modo &egrave; arrivata con un pilota su cui abbiamo scommesso. Con Michael abbiamo vinto nel 2020, un anno particolare: forse l&rsquo;emozione &egrave; stata maggiore in quel momento, ma con Iannone la scommessa &egrave; stata pi&ugrave; grossa, dato che in teoria &egrave; un pilota che ha gi&agrave; dato il meglio. Scommettere su un pilota vuole dire crederci come squadra&rdquo;.&nbsp;Si pu&ograve; dire che Go Eleven ha raggiunto una nuova vetta?&nbsp;&ldquo;Ci pensavo stamane. I risultati ottenuti al debutto da Iannone sono superiori a quelli degli altri piloti al loro primo anno in SBK dopo un passato in MotoGP: per me vince la squadra pi&ugrave; che il pilota, perch&eacute; l&rsquo;ambiente rende tutto pi&ugrave; facile. Ho capito nel corso dei mesi che non tutti avrebbero preso Andrea, ma siamo riusciti a creare una sinergia. Da solo non si vince, e questo vale per tutti: sono stato anche felice di mandare mia moglie Luciana sul podio con Andrea. Ha fatto mille sacrifici, poi ho pensato &ldquo;mass&igrave; domani ne mandiamo un altro&rdquo;, anche se non &egrave; andata come sperato (ride ndr)&rdquo;. Le pagelle di Aragon: Bautista torna grande, Iannone si leva un peso       

L'INTERVISTA - Il patron Go Eleven: "L'idea &egrave; stata di mio figlio, il primo incontro a Misano e la sua semplicit&agrave; mi ha colpito. Per un giorno siamo stati i numeri 1 su 7 miliardi di persone"

SBK, Ramello: "Non tutti avrebbero puntato su Iannone, ma io non sono tipo da andare in soggezione"

        Imola, ultimo round del Dunlop CIV 2024, ha regalato emozioni e grande spettacolo. In particolare nella Supersport 300, categoria giunta al suo canto del cigno visto l'arrivo della Sportbike nel 2025, che ha incoronato Campione Alfonso Coppola. Il pilota campano del team Box Pedercini ha ottenuto il titolo tricolore al termine di una splendida lotta con Emanuele Cazzaniga, due volte vincitore di manche in riva al Santerno e giunto in classifica a -2 da Coppola. Nella stagione, Cazzaniga &egrave; stato veloce e arrembante, Coppola altrettanto rapido e bravo a far valere la propria esperienza nei momenti difficili. A Imola, l'alfiere Racestar ha dato l'anima per portarsi a casa la tabella del Campione, ma non &egrave; bastato contro un Coppola dolorante per i postumi di una caduta rimediata in qualifica ma capace di stringere i denti, mantenendo la leadership di campionato fino alla fine. Una bella sfida, suggellata dai complimenti che i due piloti si sono scambiati via social. MotoGP, Ezpeleta commenta le dichiarazioni di Rossi su Marquez Coppola e Cazzaniga, lo scambio social  "Vorrei spendere due parole su Emanuele - ha scritto Coppola - ho avuto tanti avversari, ma molti dovrebbero prendere esempio da lui. &Egrave; un ragazzo umile e corretto, che fuori dalla pista non mi ha negato mai un sorriso o un saluto, ha sempre dato il massimo senza gioire per un mio errore o una caduta. &Egrave; venuto a sincerarsi delle mie condizioni dopo il botto in Q2, in sostanza abbiamo dato vita a una battaglia genuina. A volte si vivono le rivalit&agrave; con rabbia o rancore, ma Emanuele mi ha fatto capire che questo non serve a nulla. Ti auguro di poter vincere il Mondiale un giorno". Parole apprezzate da Cazzaniga, che ha risposto: "Alfonso ha sempre parlato bene di me, e questo l'ho apprezzato. Il titolo &egrave; andato a te, vuol dire che te lo sei sudato e meritato. Ho imparato tanto dalla tua esperienza. Congratulazioni per la tua vittoria". Uno scambio di messaggi che trasuda Motorsport, quello che piace a noi: tosto, fatto di una sana rivalit&agrave; rimasta sempre nel sentiero della correttezza.l  Imola, Luca Salvadori campione del National Trophy 1000       

I due si sono sfidati duramente in pista, ma sempre all'insegna dal fair play. Come dimostrato da uno scambio di messaggi post-Imola

CIV SS300, Coppola-Cazzaniga: a Imola ha vinto lo sport

        Davide Stirpe ad Imola ha conquistato il suo terzo titolo italiano Supersport NG, a sette anni di distanza dal primo. Un successo per il romano arrivato anche grazie a Michele Pirro ed il suo Garage51 Barni by dato che non hanno mai smesso di credere in lui. CIV Imola, SSP: Davide Stirpe &egrave; Campione Italiano Stirpe &ldquo;invecchia&rdquo; come un buon vino Terzo titolo italiano in Supersport per Davide Stirpe che torna a conquistare la tabella tricolore dopo tre anni dall&rsquo;ultimo successo nel 2021 e ben sette dal primo conquistato nel 2017. &ldquo;Sono invecchiato bene! Sto andando sempre pi&ugrave; forte, sempre pi&ugrave; costante e pi&ugrave; preciso, sono pi&ugrave; intelligente nel gestire le gare, nel 2017 feci un gran casino anche se alla fine vinsi il titolo non ero stato quello pi&ugrave; costante. Quest&rsquo;anno &egrave; stato invece proprio l&rsquo;anno della costanza, della determinazione perch&eacute; non ho sprecato nulla&rdquo;. Il terzo titolo &egrave; arrivato in una situazione che Davide conosce molto bene essendosi gi&agrave; giocato il titolo all&rsquo;ultima gara in diverse occasioni. &ldquo;Rivedevo in Ottaviani il me di quelle volte, quando ero disperato e dovevo recuperare punti quindi rallentavo il gruppo per creare casino. Lo sapevo, era prevedibile ed ha fatto benissimo a farlo perch&eacute; anche io lo feci. In Gara 2 mi bastava un settimo posto e sono stato tranquillo. Quando a un paio di giri dalla fine ho visto che l&rsquo;ottavo era staccato ho tirato un sospiro di sollievo. A me non interessa vincere di tanto o di poco, mi interessa solo mettere il numero 1 sul cupolino e questo obiettivo &egrave; stato centrato&rdquo;. Ora che sei riuscito a riconquistarlo quindi ti vedremo con l&rsquo;1 sul cupolino il prossimo anno? &ldquo;Intanto non so nemmeno se corro, vedremo. Correre con l&rsquo;1 sul cupolino &egrave; incredibile, l&rsquo;ho gi&agrave; fatto nel 2018 ed &egrave; bellissimo. La vedi per tutto l&rsquo;anno e te lo godi, per&ograve; vedremo. Non so se rifar&ograve; la Supersport, se correr&ograve; o con chi, ora voglio solo godermelo perch&eacute; &egrave; stato un anno difficile nel quale ho sacrificato un po&rsquo; tutto nella mia vita&rdquo;.  CIV, Honda protagonista nel 2025: arriva il trofeo dedicato alla CBR600RR Stirpe: &ldquo;Pirro &egrave; stato il primo a credere in me&rdquo; Dopo il titolo del 2021 hai affrontato un paio di stagioni difficili, dove non sei riuscito a salire sul podio in nessuna gara, quanto &egrave; stato difficile ripartire e trovare nuovi stimoli? &ldquo;Bastava ritrovare delle persone intorno a me come i ragazzi del Garage51 e quelli che mi seguono sempre, &egrave; stato facile. &Egrave; venuto tutto naturale, ad inizio anno Michele (Pirro, nda) mi diceva sempre &ldquo;se non vinci ti ammazzo perch&eacute; sto facendo i salti mortali&rdquo;. Da met&agrave; campionato in poi per&ograve; &egrave; iniziato a sembrare davvero fattibile. I due podi di Misano, a Vallelunga la vittoria, altri due podi al Mugello&hellip; Ho iniziato a crederci davvero e passo dopo passo siamo migliorati davvero tanto. &Egrave; stato il mio anno pi&ugrave; bello&rdquo;. Davide Stirpe corre nel team Garage51 Barni by dto, la squadra capitanata da Michele Pirro che oltre al ruolo di pilota e collaudatore MotoGP ha gi&agrave; iniziato la carriera da team manager riuscendo a conquistare un doppio titolo in una stagione. &ldquo;Che bello! Michele &egrave; un grande, ovviamente anche lui corre e quindi non riesce a seguirmi tanto per&ograve; soprattutto ad inizio anno quando non capivo molto bene le Dunlop mi ha aiutato tantissimo e quello ha fatto la differenza. Era sempre presente con me nel box, avere una figura come lui accanto a me &egrave; stato fondamentale. Penso che sia unico perch&eacute; non solo ha vinto dieci titoli italiani ma non credo esistano altri piloti che hanno vinto il titolo da piloti e team manager nello stesso anno, non so se gli vale come doppietta&rdquo;.  SBK, CIV Imola: le foto del toccante omaggio a Luca Salvadori       

Il pilota romano del Garage51 Barni by dto conquista il suo terzo titolo italiano Supersport al termine di una stagione combattutissima

CIV, Davide Stirpe: “Ho sacrificato tutto ma è stato l’anno più bello della mia vita”

        Fabio Quartararo non ha mai smarrito il sorriso, ed ora che la salita sta forse diventando meno faticosa e ripida mantenere il buon umore &egrave; forse pi&ugrave; facile. &ldquo;El Diablo&rdquo; infatti sta guidando la riscossa di una Yamaha che per tornare in alto ha messo lui e Massimo Bartolini al centro del progetto, ed alcuni segnali di ripresa si sono visti anche nel secondo GP di Misano, nonostante un finale amaro. &ldquo;Purtroppo &egrave; finita la benzina cos&igrave; &egrave; sfumato il quinto posto, ma la velocit&agrave; c&rsquo;era e questa &egrave; la cosa pi&ugrave; importante&rdquo;.&nbsp;Il bello di una chiaccherata con Fabio &egrave; che si pu&ograve; parlare di tutto: moto - ovviamente - donne, amici, passato, presente e futuro. E nulla di quelle che emerge &egrave; banale.&nbsp;&nbsp;L&rsquo;ultima volta che si era disputata una seconda gara a Misano nella stessa stagione hai vinto il titolo. Quali ricordi riaffiorano se ci pensi?&nbsp;&ldquo;Non so se mi fa bene pensarci ora, dato che in questa stagione &egrave; impossibile avere velleit&agrave; di vittoria o titolo. E&rsquo; stato un weekend simile a quello che abbiamo vissuto di recente, con la pioggia all&rsquo;inizio ed il sole domenica, ed in generale non posso che conservare dolci ricordi di quella giornata. Non voglio pensarci troppo per&ograve; dato che sto vivendo un momento complicato: voglio concentrarmi su come tornare a quei livelli. Il ricordo pi&ugrave; bello di quella giornata? Tanta felicit&agrave;. Dalle tre del pomeriggio alle tre della notte penso di aver vissuto le dodici ora pi&ugrave; belle della mia vita&rdquo;.&nbsp;Quanto e come &egrave; cambiato Quartararo da quel giorno?&nbsp;&ldquo;Non credo di essere cambiato pi&ugrave; di tanto. In Francia &egrave; cambiata la percezione della gente, dato che sono stato il primo francese a vincere il titolo in classe regina, ma io anche nei dieci giorni di festa per il titolo sono sempre andato ad allenarmi, nonostante facessi le quattro di notte (ride ndr). Ho iniziato subito a pensare all&rsquo;anno successivo, quindi non mi sento cambiato&rdquo;.&nbsp;La Yamaha invece?&nbsp;&ldquo;Dal 2021 a fine 2023 non &egrave; cambiata, e questo &egrave; stato il problema. Ora le cose stanno mutando, abbiamo trovato una strada relativamente al telaio e non solo. Nei GP di Misano abbiamo visto quanto pu&ograve; fare la differenza entrare direttamente in Q2, spero di poter migliorare ulteriormente&rdquo;.  Yamaha, le persone fidate e... il matrimonio Quando hai capito che Yamaha stava entrando in un tunnel?&nbsp;&ldquo;A fine 2021, quasi in concomitanza con la conquista del titolo. Onestamente gi&agrave; nel 2022 ho pensato di cambiare squadra, ma lasciare un team quando sei in testa al campionato non &egrave; possibile. Pensavo che avremmo fatto un passo avanti, che invece non c&rsquo;&egrave; stato. Ora stiamo lavorando nel modo corretto&rdquo;.&nbsp;Quanto le difficolt&agrave; in pista incidono sulla vita privata di un campione come te?&nbsp;&ldquo;L&rsquo;anno scorso &egrave; stato molto difficile, specie da marzo a luglio. Passi da lottare per la vittoria quasi sempre a giocarti a malapena la top ten, quindi &egrave; stato difficile mentalmente. Un po&rsquo; alla volta ho cambiato la mentalit&agrave;, cercando di essere pi&ugrave; ottimista: dato che io e Yamaha eravamo passati dal primo al decimo posto era possibile anche fare il contrario, pur sapendo che &egrave; molto pi&ugrave; difficile. Ora stiamo crescendo ma ci mancano le moto in pista: nel 2025 arriver&agrave; Pramac, segno che stiamo spingendo come si deve. Fare le cose giuste per&ograve; non implica un miglioramento immediato, potrebbe volerci di pi&ugrave;&rdquo;.&nbsp;Quanto &egrave; importante in momenti del genere avere delle persone fidate al proprio fianco?&nbsp;&ldquo;Non ho molte persone al mio fianco. Quando vinci tante persone si avvicinano, ma in quel momento capisci chi davvero tiene a te e chi no. Il mio gruppo di persone fidate &egrave; molto ristretto, so di chi fidarmi in momenti del genere&rdquo;.&nbsp;Oggi in MotoGP la tendenza &egrave; quella di sposarsi presto, mentre negli anni &rsquo;80 e &rsquo;90 la situazione era molto diversa. Tu in che fase sei della vita?&nbsp;&ldquo;Io sono anni &rsquo;60 (ride ndr). In questo momento sono molto concentrato sulla carriera, che &egrave; la priorit&agrave;, quindi non penso a trovarmi una ragazza. Se arriva ovviamente mi fa piacere, ma per ora preferisco divertirmi e non avere distrazioni. Pu&ograve; essere un aiuto avere una fidanzata, ma per ora mi piace il mio stile di vita. A volte vado in palestra alle undici della sera: se sei con la fidanzata a guardare un film sul divano difficilmente puoi farlo (sorride ndr)&rdquo;. &nbsp; Gli anni difficili tra Moto2 e Moto3 ti stanno aiutando a gestire un momento del genere?&nbsp;&ldquo;Un po&rsquo; s&igrave;, anche perch&eacute; quelle stagioni sono state anche pi&ugrave; difficili, dato che non avevo la certezza di continuare a correre. In quelle categorie non ho mai realmente vinto, mentre in MotoGP sono partito con il piede giusto e solo di recente ho faticato&rdquo;. La crescita, Rossi, Marquez e Bagnaia  Hai faticato nelle classi minori ma hai brillato immediatamente in MotoGP. Ti sei fornito una spiegazione?&nbsp;&ldquo;La Moto2 secondo me &egrave; la categoria pi&ugrave; difficile di tutte. Quando l&rsquo;ho disputata vi erano diversi stili di guida ed era difficile adattarsi, mentre in MotoGP lo stile &egrave; uno e devi seguire obbligatoriamente quella strada. E&rsquo; stato pi&ugrave; facile abituarmi alla MotoGP per me rispetto alla Moto2: i freni sono stati un problema a tratti, ma in generale &egrave; stato cos&igrave;&rdquo;.&nbsp;Al momento senti di avere delle certezze circa la risalita di Yamaha o conservi ancora &ldquo;solo&rdquo; una speranza?&nbsp;&ldquo;Le certezze non esistono in questi campi. Se penso ai test di Sepang ed alla situazione attuale la differenza &egrave; chiara, dato che sappiamo la strada da prendere. Cambiare la mentalit&agrave; degli ingegneri giapponesi non &egrave; banale, ma per esempio nel venerd&igrave; di Misano 1 abbiamo fatto un&rsquo;ora di meeting, il che &egrave; un segnale importante. In primis ha iniziato a mutare la mentalit&agrave;, ed a seguire la moto. Crescere relativamente al telaio &egrave; una novit&agrave; per noi, significativa. L&rsquo;obiettivo iniziale &egrave; essere pi&ugrave; spesso in Q2, il che nell&rsquo;arco di un weekend ti cambia la vita&rdquo;.&nbsp;Valentino Rossi di recente ha detto &ldquo;Quando Yamaha mi ha preso lo ha fatto seriamente&rdquo;. Senti le stesse sensazioni dopo l&rsquo;ultimo rinnovo di contratto?&nbsp;&ldquo;Yamaha ha fatto un grande investimento su tutto, dal modo di lavorare alle persone. Ho fatto tante domande prima di rinnovare e ho ricevuto tante risposte, ma per esempio Max Bartolini (il nuovo Direttore Tecnico Yamaha arrivato da Ducati ndr) ho voluto incontrarlo prima di firmare. In gennaio ho fatto tre ore di auto da Nizza a Milano per incontrarlo: abbiamo parlato tre ore e gli ho chiesto tutto quello che potevo. Mi &egrave; piaciuto, mi sono fidato. Yamaha dopotutto mi ha preso quando non ero nessuno, quindi &egrave; valsa la pena rimanere&rdquo;.&nbsp;Da campione che giudica campioni: come vedi la convivenza tra Marquez e Bagnaia in Ducati nel 2025?&nbsp;&ldquo;Io ho passato met&agrave; stagione con Vinales come compagno di squadra, e la prima cosa a cui pensavo era come batterlo, come penso per lui. Questo mi ha aiutato da un certo punto di vista, anche se nelle ultime gare insieme non ci parlavamo pi&ugrave;. Siamo stati due guerrieri in pista, ci siamo alimentati a vicenda. Detto questo non so come sar&agrave; la convivenza nel box tra Pecco e Marc (sorride ndr)&rdquo;.&nbsp;Pernat: "Il sorpasso? Marquez ne ha fatti tanti cos&igrave;, nessuno ha mai detto nulla"       

L'INTERVISTA - Fabio a 360&deg;: "In gennaio ho incontrato Bartolini e mi ha convinto. Nel 2022 pensavo di cambiare, ma ero leader. Marc e Pecco? Io e Vinales non ci parlavamo sul finale"

Quartararo: "Sì a Yamaha dopo 3 ore di domande. Matrimonio? Sono da anni '60"

        In Superbike l&rsquo;avevamo gi&agrave; visto nel 2022, alla guida della Kawasaki del team Pedercini, nel round di Most, lo rivedremo anche nel round di Jerez dove correr&agrave; con l&rsquo;OMG Racing UK (la sua squadra attuale nel British Superbike), dopodich&eacute; Ryan Vickers prender&agrave; parte all&rsquo;intera stagione 2025 con il team Motocorsa. L&rsquo;annuncio ufficiale del nuovo matrimonio &egrave; arrivata durante il round di Cremona e abbiamo potuto fare un&rsquo;intervista esclusiva con lui e con il proprietario del team Lorenzo Mauri. Ryan, cosa significa per te arrivare in Superbike? &laquo;&Egrave; una fantastica opportunit&agrave;. &Egrave; sempre stato il mio sogno arrivare nel campionato iridato e magari un giorno anche diventare campione. Ho corso nel BSB forse pi&ugrave; tempo di quello che avrei sperato all&rsquo;inizio. Per&ograve; &egrave; stato bello, mi sono divertito. Ho imparato molto, adesso ho una grande esperienza alle spalle. Arriver&ograve; qui con un grande team. &Egrave; bello vedere quello che hanno gi&agrave; fatto con un pilota giovane come Axel Bassani. Ho visto la sua progressione, i molti podi ottenuti e la buona posizione in campionato. C&rsquo;&egrave; la volont&agrave; di fare lo stesso percorso. Il team crede in me, io credo in loro. La moto, la Ducati, &egrave; fantastica, vincente negli ultimi anni. Sono molto felice anche di entrare a far parte della famiglia Ducati. Sono molto entusiasta! Ho tanto da imparare, ma ho un grande sopporto da parte del team e di tutto il gruppo. Mi aiuteranno perch&eacute; possa imparare il pi&ugrave; velocemente possibile. Spero di poter ottenere grandi risultati&raquo;. &nbsp;  Come ti aspetti sar&agrave; il passaggio da BSB a WorldSBK? &laquo;In quel campionato le moto non hanno elettronica, qui invece dovr&ograve; usarla. Parlando con il team &egrave; positivo se si riesce a utilizzare il meno possibile, e questo sar&agrave; il mio punto di forza. Probabilmente cos&igrave; sar&ograve; pi&ugrave; veloce. Non vedo l'ora di salire sulla moto con il sistema elettronico completo e penso che quello che ho imparato in generale nel BSB mi aiuter&agrave;. Nella mia carriera ho guidato Yamaha, Kawasaki e BMW, ho molta esperienza con diversi tipi di moto. Il team mi guider&agrave; nella direzione giusta&raquo;. Tra l&rsquo;altro poco prima di cominciare con Motocorsa correrai anche a Jerez. &laquo;S&igrave;, sar&ograve; nel ruolo di wild card con il team OMG Yamaha. &Egrave; stata una coincidenza, una decisione presa prima che questa opportunit&agrave; arrivasse. Sar&agrave; un weekend impegnativo con una moto nuova, ma il giorno dopo il round comincer&agrave; la mia avventura con Motocorsa e penso che questo possa aiutarmi. Anche se si tratta di due moto diverse, inizier&ograve; a capire e ad avere un assaggio dell&rsquo;elettronica e del circuito stesso&raquo;. Che obiettivo ti sei posto per il prossimo anno? &laquo;Ogni volta che salir&ograve; sulla moto e che correremo un round l&rsquo;obiettivo sar&agrave; di avere sempre sensazioni migliori. Questo &egrave; quello che mi aspetto dal mio primo anno in Superbike. Il team mi aiuter&agrave; in tutto e per tutto. Ha tutta l&rsquo;esperienza di cui io ho bisogno&raquo;. &nbsp;  Che rapporto hai con Lorenzo? &laquo;Ci conosciamo da poco. Ci siamo incontrati tre settimane fa e abbiamo avuto una conversazione italo-inglese. Dovremo entrambi lavorare su questo: Lorenzo migliorare l&rsquo;inglese, io studiare l&rsquo;italiano! (ride) &Egrave; una squadra davvero familiare, mi hanno dato un caloroso benvenuto, &egrave; stato un buon inizio. Da novembre mi trasferir&ograve; sul lago di Como per essere pi&ugrave; vicino al team e lavorare meglio. Non vedo l&rsquo;ora di cominciare a lavorare con loro in maniera professionale, con la nuova moto e tutti i componenti del team&raquo;. Hai qualche amico tra i piloti in SBK? &laquo;S&igrave;, ne conosco diversi. Scott Redding, che ha corso nel BSB, Sam e Alex Lowes li conosco molto bene e andiamo a giocare a golf insieme, Bradley Ray e Tarran Mackenzie arrivano dal BSB e abbiamo corso insieme. Conosco quasi tutti i piloti inglesi, un po&rsquo; meno Jonathan Rea. Mi sono solo allenato con lui in motocross una volta in Spagna, &egrave; davvero un bravo ragazzo. Mi piace il paddock Superbike, &egrave; molto amichevole&raquo;. Chi &egrave; stato il tuo idolo? &laquo;Valentino Rossi ovviamente &egrave; stato l&rsquo;idolo per molte persone, ma oggi in SBK Toprak Razgatlioglu sta facendo grandi cose. Ho molto rispetto per lui. Come anche per tutti gli altri piloti, qui vanno molto veloci e posso imparare da tutti&raquo;. Chi pensi vincer&agrave; il titolo SBK 2024? &laquo;Toprak ha dominato la scena fino a Magny-Cours. Se torner&agrave; nel prossimo round e sar&agrave; competitivo torner&agrave; a vincere o a lottare per il podio. Potenzialmente s&igrave;, potrebbe vincere il titolo, ma Bulega sta guidando molto bene e Alvaro (Bautista) &egrave; veloce. Vedremo, di certo sar&agrave; molto interessante&raquo;.  &nbsp; Ex pilota, il fondatore del team Motocrosa &egrave; Lorenzo Mauri, che in Ryan Vickers ha visto un giovane buon talento da far crescere sotto la propria ala. Come ha gi&agrave; fatto in passato con ottimi risultati. Cosa ti ha colpito di Ryan? &laquo;Innanzitutto Ryan mi &egrave; stato indicato da due carissimi amici del paddock, che conoscono la volont&agrave; e l&rsquo;imprinting di Motocorsa che vuole ripartire nel 2025 con un pilota giovane da forgiare, con tutti i tempi e i modi che abbiamo sempre utilizzato. Mi hanno colpito lo sguardo, gli occhi, la fame. Sappiamo che il pilota non sar&agrave; pronto magari anche per un anno, avremo tutta la pazienza del caso. Nel guardare il suo storico, cosa ha fatto finora, abbiamo gi&agrave; individuato delle aree su cui lavorare, ci siamo focalizzati su alcuni punti&raquo;. Per esempio? &laquo;Il rendimento, non tanto della performance ma di concretizzare in tutte le gare. Evitando cos&igrave; di buttare via punti importanti che nel nostro campionato, essendoci tantissime gare, fanno classifica alla fine dell&rsquo;anno. Quello che avevamo fatto con Axel: portare a casa sempre il miglior risultato in quel momento &egrave; la strada giusta per poter crescere. Per poter dare pi&ugrave; fiducia sia al pilota sia alla squadra di lavoro. Poi l&rsquo;anno prossimo partiremo con un nuovo capotecnico inglese, che parla benissimo italiano, ho investito molto anche su questo. &Egrave; il focus di ogni pilota avere a fianco una persona di fiducia&raquo;. &nbsp;  Quale sar&agrave; l&rsquo;obiettivo? &laquo;Sono tutte scommesse quando si punta su un giovane che non &egrave; ancora arrivato. Ha del potenziale che dev'essere tirato fuori dalla sua performance, non c&rsquo;&egrave; niente di scritto. Non ci spaventiamo se l&rsquo;anno prossimo non saremo subito competitivi. Siamo consapevoli che partiremo vicino alla zona punti per poi arrivare, chiss&agrave; mai, prima della fine dell&rsquo;anno, vicino alla top 10. Gli abbiamo dato sicurezza di non avere solo un anno. Il progetto &egrave; di due anni pi&ugrave; un&rsquo;opzione del terzo, quindi avr&agrave; tutto il tempo di imparare e capire il format della Superbike che &egrave; completamente diverso. Gli avevo chiesto di venire al round di Cremona per capire come viene gestito il format e vedere quanti "schiaffi" si danno i piloti&raquo;. A te cosa d&agrave; questa nuova sfida? &laquo;Vorrei ripartire con la carica con cui sono partito con Axel, senza aspettative, con un pilota che soprattutto crede in me e nella mia squadra. Che non abbia il dubbio sempre di dover avere conferme per come stiamo gestendo la cosa. Ho chiesto a Ryan carta bianca, per dare un giudizio quando sar&agrave; finito il lavoro: non a met&agrave; dell&rsquo;opera e non all&rsquo;inizio, che &egrave; quello che conta. Lui deve avere fiducia in noi, noi in lui, anche negli errori. Ci saranno degli errori che commetter&agrave; la squadra, altre volte il pilota come in tutti i lavori e le aziende: chi non sbaglia non sta lavorando. Siamo un team giovane, abbiamo tanta energia da spendere&raquo;. La SBK sbarca ad Aragon: orari e programmazione Sky e TV8       

In un&rsquo;intervista esclusiva il pilota britannico e il proprietario della squadra si sono raccontati in vista del nuovo progetto targato 2025

SBK 2025, conosciamo meglio Ryan Vickers, futuro pilota del team Motocorsa

        &Egrave; stato direttamente Lorenzo Mauri a presentare alla stampa Ryan Vickers, pilota inglese di 25 anni attualmente in forza al team Grilla OMG Racing nel BSB Superbike che debutter&agrave; nel mondiale proprio con la squadra inglese a Jerez prima di passare nel team italiano dalla prossima stagione. SBK Cremona: prima fila tutta italiana, la pole &egrave; di Bulega A Vickers tutto il tempo necessario per crescere Dopo che la notizia era ormai trapelata da qualche giorno al Cremona Circuit Lorenzo Mauri ha annunciato l&rsquo;ingaggio di Ryan Vickers per le prossime due stagioni: &ldquo;Sono qui per presentare la sfida Motocorsa 2025/26. Siamo tornati alla ricerca di un pilota giovane, affamato, con grinta. Nulla togliere a Michael ma negli occhi di questo pilota ho ritrovato lo sguardo di cui ho bisogno per fare il mio lavoro. Ryan Vickers si trasferir&agrave; in Italia. C'&egrave; un gruppo di lavoro che lo seguir&agrave; 6 giorni su 7 da qui a Febbraio e poi proseguiremo tutto questo lavoro. Sar&agrave; molto importante per Motocorsa spiegare il format della Superbike completamente diversa da quella del BSB, sono gare quelle inglesi dove c&rsquo;&egrave; bisogno di tanto coraggio mentre qui tanta tecnica. Sono mesi che stiamo parlando di questa cosa e siamo contenti di annunciarlo qui al Cremona Circuit&rdquo;. L'hai visto correre oppure fatto qualche test anche se immagino di no? &ldquo;Non l&rsquo;ho mai visto corre nel BSB, non abbiamo fatto ovviamente dei test. Mi hanno segnalato Ryan due mesi e mezzo fa. Lui vuole a tutti i costi venire nel nostro team perch&eacute; dice che dall'esterno &egrave; quello che gli serve per fare un percorso senza avere la brama di fare tutto in un anno noi gli abbiamo garantito un 2+1 con tutta la pazienza che ci vuole per cresce un ragazzo giovane e per affidarlo alle mie grinfie&rdquo;. Quando si far&agrave; il primo test? Sfrutterete Jerez al termine della stagione? &ldquo;Lui ha il contratto fino al 13 di ottobre. E quindi fino a fine campionato con la sua squadra in pi&ugrave; far&ograve; al 99% la gara di Jerez col suo team a cui era gi&agrave; stato iscritto col suo compagno di squadra. Fine gara di quel weekend, marted&igrave; e mercoled&igrave; Inizieremo il lavoro insieme. &Egrave; un bene anche per noi avere la valutazione di aver fatto una gara nel 2024 per capire quanti schiaffi si prendono, scusate il termine, in questa categoria, nel percorso di tutto il weekend, venerd&igrave;, sabato e domenica. Da l&igrave; potremo valutare meglio le aree sulle quali lavorare con tutta calma&rdquo;. Quindi avrete la possibilit&agrave; di vederlo anche in pista prima che arrivi nel vostro team. &ldquo;S&igrave;, &egrave; un vantaggio. Se nel caso il team attuale di Ryan decidesse, visto che sa che verr&agrave; da noi, di disdettare questa gara, siamo pronti come Motocorsa a mettere la seconda moto, perch&eacute; anche se &egrave; solo per un intero weekend &egrave; importante per capire tutte le aree di lavoro che ci possono essere nei mesi a seguire. Ognuno deve finire il suo percorso. I contratti per me sono sacrosanti, non voglio intromettermi nel lavoro degli altri e quindi libera scelta al team o il pilota. Ovvio che lui vorrebbe accelerare i tempi, ma gli ho detto che non &egrave; corretto e lui ha capito. &Egrave; un bene anche che ascolti la linea guida del gruppo di lavoro&rdquo;. Che cosa ha detto del paddock della SBK in questi giorni in cui &egrave; stato tuo ospite? &ldquo;Ovviamente che le piste europee, anche se ne ha vista qualcuna, sono completamente diverse. A dir la verit&agrave; ieri mattina mi ha detto che sono andati un po&rsquo; tutti cauti e gli ho spiegato che ovviamente due o tre di quelli che alzano il livello, non che gli altri non sono forti, non erano presenti. Lui conosce benissimo Toprak e tutto il paddock, &egrave; un bene anche che sia venuto a vivere tutto il weekend qua a bordo pista. E ha detto che comunque vanno forte. Vanno forte dal primo all'ultimo, magari negli altri campionati, come anche nel nostro CIV, ci sono magari i primi 10, i primi sei, poi pian piano anche occhio vedi la grossa differenza. Qui la vedi, ma non cos&igrave; netta come anche nei suoi campionati&rdquo;. Dell&rsquo;attuale squadra quanti cambieranno? &ldquo;Essendo che il capo tecnico con l'inglese, ahim&egrave; come me, non &egrave; all'altezza di poter lavorare con un pilota, ma ne avevamo gi&agrave; parlato, sei o sette mesi fa. Ho preparato un gruppo di lavoro molto interessante, non vi posso dire i nomi, per&ograve; c'&egrave; un ingegnere Moto GP. Ho investito tanti, tanti soldi sull'ingegnere e su un capo tecnico che far&agrave; un po&rsquo; clamore quando arriver&agrave; in questo paddock ve lo assicuro&rdquo;. Quindi diciamo dell'attuale squadra, vanno tutti via. &ldquo;L'ingegnere elettronico &egrave; stato prelevato da un'altra squadra. Matteo Buzzi &egrave; con noi da 11 anni, quindi quello che si dice nel paddock che da me scappano tutti non &egrave; vero. &Egrave; che crescono e dopo li prendono le squadre a livello alto o ufficiali quindi per me &egrave; solo un vanto. Dire che nel all'interno del padre ci sono tanti dei miei ragazzi che sono passati prima da Motocorsa e poi sono andati nelle squadre ufficiali&rdquo;. Per&ograve; ora anche a te toccher&agrave; imparare l'inglese, perch&eacute; &egrave; il primo pilota non italiano del team Motocorsa Racing, perch&eacute; Tati Mercado lo possiamo considerare come italiano ormai. &ldquo;Ryan si trasferir&agrave; a Como. Lui sta andando a scuola per imparare l&rsquo;italiano. Sa benissimo anche lui che gli ho creato il gruppo di lavoro per parlare e per esprimersi in maniera corretta. Che poi io, riesco meno z fare un discorso compiuto non &egrave; un problema. In questi 2/3 giorni che &egrave; stato su a Como ho visto che ci intendiamo con poco&rdquo;. Quindi dalla MotoGP arriveranno sia l&rsquo;ingegnere elettronico che il capo tecnico? &ldquo;L&rsquo;ingegnere arriva dalla MotoGP mentre il capotecnico arriva da un altro paddock ma non posso dire da dove, poi appena firmiamo tutti i contratti vi dir&ograve; tutti i nomi. Motocorsa ha investito molto sulla squadra di Ryan per dargli tutto il pacchetto e la continuit&agrave; che gli servir&agrave; per fare i due o tre anni. Qualora cresca bene in questo in questo paddock&rdquo;. Nel paddock si era parlato anche di un interessamento di QJ Motor con coi avreste potuto collaborare trasferendo la sede all&rsquo;estero. "Non scappo, la sede che abbiamo a Como resta l&igrave;, rimane cuore italiano e rimango con Ducati. Non lo faccio per soldi, purtroppo. Per me e per mia moglie che a volte mi dice ma per&ograve;&hellip; No. Abbiamo fatto solamente una chiacchierata, una valutazione, ma non sono partito con l&rsquo;idea ci penso. So che ci sono troppi vincoli quando lavori per una casa e io coi vincoli faccio un po&rsquo; fatica di carattere". Ducati in questa operazione vi ha dato una mano? &ldquo;Motocorsa ha tutte le basi la crescita di un ragazzo e tutte le risorse per farlo autonomamente. Quest'anno e negli altri anni, i dati condivisi a noi ci aiutano moltissimo. Purtroppo quest'anno non siamo stati ora all'altezza di far sbocciare questo matrimonio. Ce la stiamo mettendo ancora tutta, qualcosa sar&agrave; mancato da parte nostra. Come dico sempre che anche le brutte delusioni possono far crescere me come persona perch&eacute; non tutto &egrave; da buttare quindi dagli errori si impara un domani a sviluppare diversamente il proprio Lavoro o come interagire con determinate situazioni. Quindi non do tutto per buttato questa stagione &egrave; un bagaglio mio personale di una stagione negativa. Sono sempre le valutazioni di me stesso per capire quale pu&ograve; essere la soluzione migliore. Un domani mi dovesse succedere di avere un pilota gi&agrave; professionista e non un pilota da crescere come interagire con il gruppo di lavoro&rdquo;. Non c&rsquo;&egrave; il rischio che magari a met&agrave; stagione in caso di risultati non all&rsquo;altezza tutte le promesse vengano meno come capita spesso su scommesse di questo tipo? &ldquo;Prima di fare determinate scelte, comunque noi parliamo con gli sponsor, gli abbiamo gi&agrave; spiegato di non aspettarsi i punti alle proprie gare. Io gli ho spiegato che partiremo magari diciottesimi quindicesimi. Loro sono convinti di sposare questo progetto. Di avere la pazienza di aspettare quando e se arriver&agrave; il risultato. Sono gi&agrave; convinti di che non sar&agrave; il primo anno e quindi &egrave; una forzatura in meno. Ovvio che se non se non avvisi gli sponsor e questi si trovano che gli hai venduto Toprak e non &egrave; Toprak non va bene. Vero che come anche i matrimoni che ne so io, magari a met&agrave; stagione Ryan mi dice &ldquo;io non mi trovo&rdquo;. Ci sono i presupposti per lavorare bene. La squadra di cui ha bisogno Ryan, che sono il capo tecnico e l'ingegnere elettronico, sono di alto livello per crescere un ragazzino. Questo &egrave; il primo punto su cui mi sono focalizzato in questi due mesi per capire come affrontare questo lungo percorso. Idem la squadra &egrave; stata avvisata perch&eacute; &egrave; meglio avvisare dal gommista al meccanico, a chi guida il camion. Siete pronti a fare dei sacrifici e non andare al podio per un po&rsquo;? Io ve lo dico prima, cos&igrave; almeno magari non vi non vi gioco brutti scherzi. &Egrave; la verit&agrave; del progetto&rdquo;. SBK, Iannone: &ldquo;Potrei correre ancora per un paio d&rsquo;anni o ritirarmi a fine stagione&rdquo;       

La squadra comasca annuncia l&rsquo;ingaggio del pilota inglese con un contratto 2+1 che lo legher&agrave; al team Ducati fino alla fine della stagione 2026

SBK, Mauri (Motocorsa): “Vogliamo dare a Vickers il tempo di crescere”

        Diversi piloti di moto e macchine, in attivit&agrave; o ritirati hanno risposto al messaggio ricevuto dall&rsquo;organizzatore del Campionato SuperMotocross: &ldquo;Ciao, secondo te chi vince il titolo nella finale di Las Vegas?&rdquo;. Tra gli interpellati anche due italiani, Valentino Rossi e Andrea Dovizioso, da sempre praticanti di Motocross e anche appassionati di Supercross. Molte preferenze per Jett Lawrence (Honda), alcune per Hunter (Honda), una sola per Eli Tomac (Yamaha) e curiosamente nesuna per Chase Sexton (KTM).  La risposta di Valentino Rossi Le previsioni dei pilti dicono Jett Marc Marquez (Ducati), attualmente terzo in campionato in MotoGP ha optato per il Campione in carica Jett Lawrence, stessa scelta fatta dal suo eterno rivale Rossi e da Dovizioso. Anche Noah Gragson, stella della Nascar ha optato per il Campione 2024 del Supercross Jett Lawrence, cos&igrave; come ha fatto uno dei pi&ugrave; popolari e famosi piloti americani di sempre, Jeremy McGrath. Il leader della classifica di campionato Hunter Lawrence, maggiore dei due fratelli australiani, ha ricevuto due preferenze, raccogliendo i voti del connazionale Jack Miller (KTM) e dell&rsquo;ex Campione di Supercross Ricky Johnson, mentre il popolare pilota della Nascar, Riley Herbst, &egrave; l&rsquo;unico che ha pronosticato il difficile successo di Eli Tomac. Nessuno ha scelto l'attuale Campione del ProMotocross, Chase Sexton (KTM).  La risposta di Marc Marquez, anche lui pro Jett       

Tutto in una notte, tutto sotto le scintillanti luci della &ldquo;Fabulous&rdquo; Las Vegas, la citt&agrave; del gioco d&rsquo;azzardo e degli eccessi. L&rsquo;organizzatore del SuperMotocross alla vigilia della Finale ha chiesto a ex campioni e piloti della velocit&agrave; un pronostico

SMX: i pronostici dei piloti

Dopo il biennio passato in Ducati e il ritorno in Yamaha nel 2013, Valentino Rossi nel 2014 aveva lavorato bene per tornare al pi&ugrave; presto a lottare per il titolo MotoGP. Occasione che si &egrave; costruito in vista del 2015, anno in cui in pista ne sono successe di tutti i colori e a raccontarle &egrave; stato lui stesso nel podcast di Andrea Migno, Mig Babol.  In questa bella e scorrevole chiacchierata tra amici il nove volte iridato ha ripercorso tutti i moment salienti della sua carriera, tra cui appunto l&rsquo;anno in cui ha lottato per il suo decimo iride. Sogno che si &egrave; infranto nell&rsquo;ultimo Gran Premio a Valencia, complice quanto avvenuto in Malesia ma non solo. Riferendosi a quel GP il Dottore ha ammesso: &ldquo;&Egrave; stata la cosa pi&ugrave; brutta che mi sia successa in carriera. Paragonare la delusione che ho provato a Valencia 2006 a quello che &egrave; successo quell&rsquo;anno, per me non ha gara. Nel 2006 ho sbagliato io e Hayden ha vinto. Ma nel 2015&hellip;&rdquo;  &nbsp;    Rossi racconta: &ldquo;Nel 2015 sapevo che i miei rivali principali erano Marquez e Lorenzo. Nella prima gara in Qatar, alla prima curva Marquez va dritto e io l&rsquo;avevo interpretato un po&rsquo; come un segnale, come quando a Jerez nel 2006 mi ha steso Elias. Essendo molto superstizioso. Vinsi in Qatar, poi ci fu il GP delle Americhe e poi andammo in Argentina, ma &egrave; l&igrave; che inizi&ograve; la bega con Marquez&rdquo;. Il 19 aprile si schierano in pista e Rossi continua: &ldquo;Lui aveva montato la gomma media, io la dura. La dura Bridgestone al posteriore sulla Yamaha, se riuscivi a metterla in temperatura, ti faceva volare. Nel corso della gara ho recuperato terreno su di lui, avevo un grande ritmo, avevo sorpassato Lorenzo e Dovizioso, siglavo un giro veloce dietro l&rsquo;altro. Quando l&rsquo;ho raggiunto stavo andando molto pi&ugrave; veloce di lui, era una formalit&agrave; ormai passarlo anche se era Marquez. Mancavano due o tre giri&rdquo;. Ma prima di raccontare il duello, poi finito male, specifica: &ldquo;Fino a quel momento eravamo sempre andati d&rsquo;accordo&rdquo;.  Poi riprende: &ldquo;Gli ho preso la scia sul rettilineo, in staccata lo passo bene, arrivo forte, entro in curva a destra e lui avr&agrave; pensato: &lsquo;L&rsquo;unica possibilit&agrave; che ho &egrave; di andargli addosso&rsquo;. Io ero davanti e cerca di stendermi, mi viene addosso in pieno. Lo fa apposta per provare a buttarmi gi&ugrave;. Non voleva perdere. Io ritorno nella mia linea ma purtroppo ci tocchiamo: tu me la dai, io te la rid&ograve; e poi lui &egrave; caduto. Da l&igrave; il nostro rapporto &egrave; andato in frantumi. L&igrave; ancora continuava a far finta di andare d&rsquo;accordo con me e a leccarmi il culo. Poi siamo arrivati ad Assen&rdquo;.    E qui si apre un nuovo capitolo della loro rivalit&agrave;, un capitolo importante dove viene decretata la parola fine. Siamo spettatori di un&rsquo;altra gara in cui il pesarese e lo spagnolo ne avevano pi&ugrave; degli altri, un duello incredibile dove entrambi volevano vincere e tutto si riduce come da copione all&rsquo;ultimo giro. Rossi racconta: &ldquo;Arriviamo l&igrave; e lui &egrave; tosto, non mi molla. Arriviamo all&rsquo;ultima &lsquo;esse&rsquo; e io ho pensato &lsquo;lui sicuramente ci prova, provo a entrare il pi&ugrave; forte possibile e vediamo come va&rsquo;. La butto dentro e gi&agrave; non so se ci stavo, ma nonostante questa staccata esagerata lui proprio mi viene addosso. Perch&eacute; lui fa cos&igrave;. E mi ha buttato fuori. Io appena l&rsquo;ho sentito arrivarmi addosso, senza avere tanta scelta, sono andato dritto, ho tagliato la &lsquo;esse&rsquo; e ho vinto&rdquo;.  A quel punto c&rsquo;&egrave; stato il confronto al parco chiuso: &ldquo;Lui era incazzato nero, con una faccia che non gli avevo mai visto e mi dice: &lsquo;Facile vincere cos&igrave; che tagli&rsquo;, e io gli rispondo: &lsquo;Mi sei venuto addosso cosa devo fare?&rsquo; Lui sosteneva che cos&igrave; non fosse corretto e io gli dissi: &lsquo;Devi essere obiettivo, se mi vieni addosso e mi butti nella ghiaia cosa devo fare, farti vincere?&rsquo; Da l&igrave; &egrave; finita&rdquo;. Il rapporto tra i due si &egrave; raffreddato completamente e il Dottore ha aggiunto: &ldquo;Secondo me il gioco vale se tu cerchi di entare il pi&ugrave; forte possibile ma per fare la curva, se tu da dietro stacchi solo per venirmi addosso e non te ne frega niente della curva&hellip; Da l&igrave; &egrave; nata tutta la lite&rdquo;.   A quel punto la rivalit&agrave; per&ograve; &egrave; diventata ingestibile, tanto che Rossi ha raccontato: &ldquo;Ho poi saputo che lui e soprattutto il suo manager Alzamora andavano nel paddock a dire: &lsquo;Noi non lo vinciamo pi&ugrave; il titolo, ma non lo vincer&agrave; neanche lui&rsquo;. L&rsquo;hanno detto a della gente spagnola che l&rsquo;hanno riferito a dei miei amici spagnoli e mi hanno messo in guardia. E anche Uccio continuava a dirmelo di stare attento&hellip;&quot; La profezia, poi, si &egrave; avverata.  Card MotoGp Panini: la collezione 2024 &egrave; disponibile 

All&rsquo;interno del podcast Mig Babol, il Dottore &egrave; tornato a parlare delle cose accadute quell&rsquo;anno, partendo da quella gara in Argentina&hellip;

Valentino Rossi: &quot;Malesia 2015? La cosa pi&ugrave; brutta successa in carriera&quot;

        Il fine settimana di Frohburg avrebbe dovuto rappresentare una festa di fine stagione per i piloti dell'International Road Racing Championship, trattandosi dell'ultimo round del 2024 con entrambi i titoli ancora da assegnare e tantissimi volti noti del panorama stradale al via. Purtroppo, com'&egrave; ormai ben noto il tutto &egrave; stato fortemente segnato dalla tragica scomparsa di Luca Salvadori all'inizio di Gara 1 della classe Superbike, episodio che ha reso il clima ben pi&ugrave; pesante. Tuttavia, una volta comunicata la scomparsa del pilota italiano, ai road racers &egrave; stato permesso di scegliere se correre o no le due manche finali della stagione. Chiaramente, la quasi totalit&agrave; ha deciso di gareggiare, ricordando al contempo l'amico e rivale scomparso; i titoli sono poi andati a Marek Cerveny in Supersport (per la terza volta consecutiva) e a David Datzer in Superbike. E proprio il tedesco, ha deciso di dedicare questo importante successo all'amico e rivale scomparso.  Il ricordo di Datzer: &ldquo;Sognavamo di correre insieme il TT&rdquo;  &ldquo;Non so ancora come gestire le emozioni in questo momento&rdquo;, ha detto David dopo il successo ricordando i numerosi momenti passati con Salvadori nel paddock dell'IRRC. &ldquo;Sono profondamente dispiaciuto per la sua scomparsa dopo l'incidente. Qui a Frohburg, cos&igrave; come a Hengelo e a Schleiz, abbiamo parlato e riso tanto insieme, discutendo anche a proposito di un futuro Tourist Trophy in cui avremmo magari gareggiato entrambi. Questa vittoria in Superbike la dedico a te, visto che probabilmente, per quanto andavi forte, sarebbe stata tua&rdquo;. Capirossi: "MotoGP o 500? Un campione resta tale in qualsiasi epoca" | Esclusiva       

Il road racer tedesco ha vinto il campionato nella classe SBK, dedicando il successo a Luca: &ldquo;Eri un amico, abbiamo riso tanto insieme. Questa vittoria &egrave; per te&rdquo;

IRRC: David Datzer vince il titolo a Frohburg, in memoria di Salvadori

Nel finale di campionato a lottare per il titolo 2015 c&rsquo;erano Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, ma nella gara del GP australiano il pesarese e il suo braccio destro Uccio hanno notato qualcosa di strano. Nel podcast Mig Babol di Andrea Migno, Rossi racconta la sua visione della gara e lo stesso Migno ricorda: &ldquo;Avevo visto quella gara nel box Yamaha e appena &egrave; stata sventolata la bandiera a scacchi Uccio si alza in piedi e dice &lsquo;Marquez ha fatto la gara su di noi&rsquo;&rdquo;. Rossi conferma: &ldquo;Era talmente superiore che ha fatto la gara su di me, mi ha fatto perdere e poi ha anche vinto&rdquo;. Tutta la dinamica &egrave; pi&ugrave; che chiara nella mente del Dottore, che ha specificato: &ldquo;Stiamo raccontando i fatti. Basta guardare i tempi, non stiamo parlando di ipotesi. &Egrave; chiaramente cos&igrave;&rdquo;.  &nbsp;    Poi tocca al Gran Premio della Malesia, il penultimo in campionato e Rossi ricorda: &ldquo;Il gioved&igrave; in conferenza stampa gli ho dato su provando almeno a sputtanarlo, a dire davanti a tutti quello che stava facendo. Magari cos&igrave; anche lui lasciava perdere&rdquo;. Precisazione doverosa: &ldquo;Ricordiamoci che Marquez l&igrave; non c&rsquo;entrava niente. Il mondiale ce lo giocavamo io e Lorenzo. Non era neanche compagno di squadra di uno dei due. In quei casi devi avere il rispetto di non rompere i coglioni agli altri. Devi semplicemente fare la tua gara e provare a vincere. Chi te lo fa di metterti in una cosa cos&igrave;? Che tra l&rsquo;altro era un mondiale bellissimo, storico, tra me e Lorenzo fino all&rsquo;ultima gara&rdquo;.  Sul circuito di Sepang, invece, siamo stati spettatori di un duello che Rossi commenta: &ldquo;Lui l&igrave; mi ha danneggiato e dato fastidio per tutta la gara, ha cercato di farmi cadere tre o quattro volte, ma non mi ha preso il manubrio. Io nell&rsquo;ultima a destra gli sono andato molto vicino come quando lo fai per strada quando si litiga. L&rsquo;ho guardato in faccia per dirgli di smetterla, solo che poi ci siamo toccati. Su quel contatto ho molto dubbi, perch&eacute; lui non cade mai e invece in quel momento gli si &egrave; incastrata la monopola nel mio ginocchio. Io non volevo buttarlo gi&ugrave;. Alla fine mi ha fatto perdere il Mondiale perch&eacute; mi hanno fatto partire ultimo a Valencia&rdquo;.  &nbsp;    Una sanzione storica di cui Rossi racconta il dietro le quinte: &ldquo;Dopo la gara in Malesia mi chiamano in direzione gara dove c&rsquo;erano Mike Webb e penso Carmelo Ezpeleta. Io ero con Massimo Meregalli di Yamaha e Marquez con il suo manager Alzamora. Io arrivo e gli faccio ironicamente i complimenti e lui mi risponde dicendomi che l&rsquo;avevo buttato gi&ugrave;. Poi essendoci Alzamora gli chiedo cosa ci facesse l&igrave;, dato che lui era il suo manager, non era della Honda, allora io avrei potuto chiamare Uccio. Litighiamo ma comunque resta l&igrave;. Io ero da solo perch&eacute; Meregalli &egrave; una persona molto tranquilla e invece l&igrave; ci voleva uno che mi aiutasse. Ognuno ha raccontato il proprio punto di vista e alla fine Webb mi dice: &lsquo;Abbiamo deciso che a Valencia partirai ultimo&rsquo;&rdquo;. Un verdetto che l&rsquo;ha lasciato di stucco: &ldquo;Non era mai successo in MotoGP. A norma avrei dovuto fare un ride through durante la gara della Malesia. Al posto di terzo avrei quindi chiuso quinto, perch&eacute; avevo molto vantaggio. Invece non me lo fanno fare, inventano che devo partire ultimo a Valencia. Mi tagliavano le gambe praticamente&rdquo;.  Come la prese Rossi? &ldquo;Nel momento in cui Webb l&rsquo;ha pronunciato, mi si &egrave; gelato il sangue perch&eacute; ho subito pensato di aver perso il titolo. La mia prima reazione &egrave; stata quella di guardare Marquez che ha guardato Alzamora e ha annuito, come a dire &lsquo;ce l&rsquo;abbiamo fatta&rsquo;. Poco prima invece Marquez era l&igrave; con la testa bassa perch&eacute; avevamo litigato e gli avevo proprio detto: &lsquo;Se te fai questa cosa te la porterai dietro per tutta la carriera perch&eacute; &egrave; una cosa schifosa per lo sport, impegnarti per far perdere un altro&rsquo;&quot;.  &nbsp;    A Valencia, poi, sappiamo tutti com&rsquo;&egrave; andata.  Infine, Rossi ha chiuso il capitolo Marquez con queste ultime considerazioni: &ldquo;Marquez &egrave; un pilota fortissimo, un fuoriclasse. &Egrave; sempre stato uno abbastanza borderline, molto aggressivo, per&ograve; quella volta nel 2015 &egrave; stata la volta che ha passato il limite. Molti piloti sono andati al limite, ma mai nessun fuoriclasse del motorsport ha lottato per far perdere un altro pilota. Mai nessuno &egrave; stato cos&igrave; sporco per qualcun altro&rdquo;.  Card MotoGP Panini, la collezione 2024 &egrave; disponibile 

Il pesarese continua a ripercorrere quel 2015, nel dettaglio gli ultimi tre GP in Australia, Malesia e Valencia e quel titolo infine mancato&hellip;

Valentino Rossi: &ldquo;Marquez nel 2015? In quei casi devi avere rispetto e non rompere agli altri&rdquo;

        Per arrivare via terra sul litorale di Mazarr&oacute;n, occorre mettere in conto il valico di un alto promontorio, a nascondere la cittadina della regione di Murcia e il mare di Albor&agrave;n. La salita, se affrontata a piedi, costa fatica, ma sa ripagare con una vista mozzafiato. Pedro Acosta conosce a menadito collina e passi, essendo nativo e residente di una localit&agrave; che basa stile di vita e commercio su turismo e pesca, l&rsquo;attivit&agrave; di famiglia. Qui il ventenne del Team GASGAS-Tech 3 prova ogni volta un&rsquo;emozione indescrivibile: &ldquo;Ti ci porterei, ma sappilo &ndash; avverte &ndash; la strada &egrave; parecchio ripida. Conclusa l&rsquo;ascesa, si &egrave; in cima, e ci si sente dominatori. Tra bianco e marrone delle case e il blu sconfinato, rischi di perderti. Io, invece, mi ritrovo: ecco, realizzo di essere tornato a casa&rdquo;. MotoGP, GP Misano 2024: gli orari tv Pedro Acosta, da Mazarr&oacute;n alla MotoGP  Tra gare e impegni, ogni quanto ritrovi le radici? &ldquo;Sto poco a casa, perci&ograve; mi godo i momenti. Spesso vado a Murcia per allenarmi, poi ci sono gli eventi in giro. Ma sia alle 8 di sera che durante la notte, dico: casa. Immaginate questo: quando apro la porta, mi trovo a 300 metri dalla spiaggia. Si sentono odori e suoni. Giunto a Mazarr&oacute;n, stacco la mente, forse pure il corpo. Il clima &egrave; amichevole, i ritmi blandi&rdquo;. Il contrario del paddock MotoGP. &ldquo;La gente qui mi conosce fin da quando ero bambino. Quella gente mi ha visto nascere e crescere, per loro nulla &egrave; cambiato. Ecco il motivo per cui l&igrave; mi sento tranquillo. In estate c&rsquo;&egrave; folla, per&ograve; dopo si ferma tutto. Frequento persone pi&ugrave; adulte di me. Gli amici delle scuole o affini? Ne conto pochi. Ho, invece, gli adulti. E mi sento vicino alla loro mentalit&agrave;. Ho vissuto due-tre anni intensi, durante i quali mi sono visto costretto a crescere rapidamente. Per esempio, l&rsquo;esordio iridato in Moto3: mi trovai solo, attorniato dallo staff del box. Il primo anno di Moto2 ho dovuto sopportare una gestione al di fuori della norma. Tutti si aspettavano che vincessi subito, del resto arrivavo da campione della entry class. Momenti duri&rdquo;. Puoi stilare un bilancio della tua prima met&agrave; di stagione in MotoGP? &ldquo;Potrei definirmi contento, ma &egrave; difficile, sinceramente. Si vuole sempre di pi&ugrave;, anche se so che potevo andare anche peggio. Cadere a Le Mans mi &egrave; dispiaciuto tantissimo, a Barcellona e Assen anche. Sono i punti a determinare il livello, ma ho pensato: se proprio devo fare caz..te, questa &egrave; la stagione perfetta. Sarebbe peggio sbagliare nel 2025, in fin dei conti. Che arrivi quest&rsquo;anno l&rsquo;esperienza negativa, comunque da trasformare in toni positivi. Vedremo&rdquo;. Lo status di vincitore pi&ugrave; giovane di un GP della classe regina, detenuto da Marc Marquez, &egrave; rimasto a lui: ti assillava? &ldquo;Se mi chiedete se fosse soltanto un&rsquo;invenzione dei media, rispondo di s&igrave;. Lui ha conquistato il primo Gran Premio a 20 anni, benissimo. Poi, ci sono le invenzioni. Sarebbe lo stesso qualora io cominciassi a collezionare successi di fila, presentandomi a Valencia in lizza per il titolo. I media scriverebbero: &lsquo;Pedro Acosta potrebbe rivelarsi il pi&ugrave; giovane pilota in grado di vincere il mondiale MotoGP&rsquo;. Con i media va cos&igrave;. La gente &egrave; morbosa: lui &egrave; meglio di quell&rsquo;altro, lei di quella, viceversa. Ah, insomma. La vita &egrave; cos&igrave;, che dobbiamo farci?&rdquo;.  Pedro Acosta, da Tech 3 a KTM Factory  Ti sposterai in KTM Factory, ma la Casa dice che pure Tech 3 sar&agrave; ufficiale: ci aiuti a capire le differenze? &ldquo;Entrambe le strutture sono legate al costruttore, quindi ufficiali e a pari trattamento. I brand sono diversi per questioni di puro marketing. Sebbene i vestiti delle due squadre abbiano scritte e tinte diverse, &egrave; tutto staff della Casa. Precisato ci&ograve;, la mia RC16 &egrave; uguale alle moto di Brad Binder e Jack Miller. &Egrave; come se avessi una moto factory. Il piano, in ogni caso, &egrave; stato quello di portarmi di l&agrave;. Sto provando particolari nuovi, immagino che lo far&ograve; ancora. L&rsquo;idea della KTM prevede di fornire in primis parti al miglior pilota in classifica, quindi ora &egrave; il caso anche di Brad Binder. Condivido il sistema: evita lamentele o squilibri di spogliatoio. Se qualcuno pensa che ci siano differenze tra KTM e GASGAS, si sbaglia. A differire sono semplicemente marchi e colori". Porterai qualcuno con te nel box KTM Factory? &ldquo;Tutto il mio presente box in blocco. Faremo da qui a l&igrave; (sposta mani e braccia, come se ci trovassimo su un banco di lavoro, nde). Di recente mi sono recato in fabbrica, siamo ancora distanti dalle posizioni top ma stiamo lavorando. Perch&eacute; serve lavorare sodo. Vediamo tutti l&rsquo;ammontare del gap patito rispetto agli avversari, dobbiamo ridurlo quanto prima&rdquo;. Parliamo dei rivali: Jorge Martin &egrave; &ldquo;separato in casa&rdquo; con la Ducati? Come sta correndo? &ldquo;Non saprei. Jorge ha abbastanza esperienza per mantenere separato il cuore dal resto della situazione. Si sta chiedendo per quale motivo la Ducati non lo abbia tenuto? Pu&ograve; darsi ma, alla fine, so che &egrave; lucido per rimanere concentrato al 100% sul suo obiettivo, e sappiamo qual &egrave;: vincere il campionato. So quanto possa essere difficile accettare questo tipo di rifiuto da parte della Casa, per&ograve; &egrave; cos&igrave;. Se ne &egrave; fatto una ragione, e reagisce di conseguenza&rdquo;. Pecco Bagnaia, invece, come vivr&agrave; il futuro arrivo nel box di Marc Marquez? Accetter&agrave; il compagno? &ldquo;Pecco &egrave; il numero 1 della MotoGP&rdquo;. Questo pu&ograve; bastare ad arginare la furia di Marc? &ldquo;Bagnaia &egrave; il numero 1, &egrave; leader della classifica, ha fatto doppietta in Austria, addirittura ha fatto sua anche la Race of Champions al WDW. Il momento attuale dice questo: Bagnaia, Martin e il resto del Mondo. Penso che Pecco non soffrir&agrave; di alcuna pressione ma, se proviamo a ipotizzare un clima nel box, come facciamo a rispondere? Quando una squadra conta due campioni del genere, deve decidere la prima guida, ossia il numero 1. Nessun team pu&ograve; permettersi due numeri 1&rdquo;.  Pedro Acosta: "Per vincere c'&egrave; strada da fare"  Sei giovane, ma hai esempi da ricordare? &ldquo;Certo, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo nel 2008 in Yamaha. Valentino era gi&agrave; l&igrave;, da tempo, Jorge era il debuttante. Gi&agrave; a inizio stagione, Lorenzo cominci&ograve; a viaggiare forte, salendo sul podio e vincendo. Poi, dopo le prime brutte cadute, si ridimension&ograve;, lasciando spazio a Valentino. L&rsquo;anno successivo idem, pi&ugrave; o meno, con una differenza: Jorge aveva messo entrambi i piedi dall&rsquo;altra parte del muro, tanto che Valentino and&ograve; via. In Ducati&rdquo;. Perch&eacute; accadde, secondo te? &ldquo;Quando sei il numero 1 e senti che stai diventando il numero 2, fatichi ad accettarlo. Parliamoci chiaro, questo sport &egrave; individuale: team, ragazzi, staff, tutto vero, ma in sella ci va un singolo pilota e, stando alle assegnazioni delle tabelle, il numero 1 &egrave; unico. Arrivare a guadagnarlo &egrave; difficile&rdquo;. In KTM sei tu il numero 1? &ldquo;Mah, anche se ero davanti a Binder in classifica, pensavo ad altro. Il mio desiderio &egrave; arrivare in cima, sopra tutti. In KTM, tutto sommato, l&rsquo;ego dei piloti &egrave; misurato, sebbene sia complicato ammettere di ritrovarsi, magari, al secondo posto della situazione&rdquo;. Il tuo ego com&rsquo;&egrave;, invece? &ldquo;Io provo a lavorare su me stesso a casa, tornando nel paddock per vincere. Al momento il successo &egrave; lass&ugrave;, ecco il motivo per cui mi devo impegnare, e ci dobbiamo tutti impegnare maggiormente. Abbiamo tribolato troppo, la strada &egrave; ancora lunga. Serve rimanere uniti per alzare il livello. Spesso mi dico: sei stato abbastanza bravo, ma non cos&igrave; tanto da poter vincere un GP. In KTM siamo quattro piloti, tutti forti: ovviamente tra di noi vige una sfida reciproca, ma questa deve portarci sempre pi&ugrave; su&rdquo;. Hai ricevuto offerte diverse dalla KTM? &ldquo;S&igrave;, praticamente da tutti. Ma il rapporto tra me e il costruttore austriaco va oltre il denaro e offerte diverse: qui mi sento a casa, come un membro della famiglia, sono entrato a 14 anni e tutt&rsquo;ora sono sotto questo tetto. Devo soltanto ringraziare l&rsquo;opportunit&agrave; nella Red Bull Rookies Cup, poi nella Moto3 e nella doppia stagione in Moto2. Qui mi sento tranquillo, protetto, valori che vanno oltre il soldo. A volte, durante le fatiche patite nella classe di mezzo, mi dicevano: &lsquo;Non ti preoccupare, salterai sulla MotoGP. Stanne certo&rsquo;. Ed &egrave; successo, sono stati di parola. Sei anni insieme mica si cancellano con uno schiocco delle dita o un momento di follia&rdquo;. Gli amici pescatori ti dispensano consigli o frasi sagge da seguire? &ldquo;Mi trasmettono la giusta mentalit&agrave;. Loro mi hanno visto crescere, mi vogliono bene. Sanno che sto seguendo il mio stile di vita e, a dire la verit&agrave;, non mi conoscono quando sono nel paddock. Sono e rimarr&ograve; sempre il ragazzo impegnato a inseguire il sogno, ma una volta a casa sono uno come loro&rdquo;. SBK Magny-Cours: programma Sky e TV8       

La nostra intervista al murciano: "Spesso mi dico: sei stato abbastanza bravo, ma non cos&igrave; tanto da poter vincere un GP"

MotoGP, Pedro Acosta: "La strada per il successo è ancora lunga"

        Marco Bezzecchi arriva a Misano con la voglia di ben figurare, anche solo per i tanti amici e parenti che lo sosterranno dalle tribune. Misano del resto rappresenta la gara di casa per il riminese, alle prese per&ograve; con una stagione pi&ugrave; complicata del previsto, come confermato dalle difficolt&agrave; di Aragon.&nbsp;Come ti senti in vista del weekend?&nbsp;&ldquo;Non sento pressione extra per questo fine settimana, solo una extra gioia nel correre. Non mi &egrave; mai capitato di sentire pi&ugrave; pressione in casa, anche perch&eacute; vi sono delle dinamiche con il tempo diventano normali. Fisicamente sto meglio rispetto all&rsquo;anno scorso, ma peggio tecnicamente, anche se l&rsquo;obiettivo &egrave; quello di tornare ai livelli della passata stagione&rdquo;.&nbsp;Vedremo un casco speciale?&nbsp;&ldquo;Certo. E&rsquo; molto diverso da quelli del passato, per me &egrave; molto bello. Lo vedrete sabato mattina&rdquo;.&nbsp;Hai analizzato i dati di Marc Marquez relativi ad Aragon?&nbsp;&ldquo;S&igrave; li ho guardati, piegava un po&rsquo; di pi&ugrave; rispetto ad altri, ma l&rsquo;angolo di piega dipende da tanti fattori. Pecco (Bagnaia ndr) vola ed &egrave; quello che piega di meno, quindi non credo che l&rsquo;angolo di inclinazione faccia la differenza. Ogni pilota guida a moto suo: Marquez ad Aragon era semplicemente pi&ugrave; a posto di tutti gli altri e pi&ugrave; forte, non c&rsquo;entrano gli angoli di piega. Bagnaia era pi&ugrave; a posto in Austria e ha vinto, senza piegare tanto. Espargar&ograve; e Vinales guidano in maniera totalmente diversa, eppure entrambi riescono a far funzionare l&rsquo;Aprilia&rdquo;. Bezzechi, la GP23, la GP22 e la situazione attuale Se potessi scegliere vorresti avere una GP23 e una GP22 nel box?&nbsp;&ldquo;Non saprei, dato che al momento ci&ograve; che mi limita &egrave; la nuova costruzione delle gomme. Non so come queste lavorerebbero sulla GP22, quindi mi tengo la GP23, con la quale devo migliorare diventare pi&ugrave; forte. Le nuove gomme le ho provate nei test di Sepang, e ho iniziato a faticare&rdquo;.&nbsp;Guardando i dati di Di Giannantonio hai potuto capire dove riesce a fare la differenza rispetto a te?&nbsp;&ldquo;A centro curva, dove io fatico. Non so se un suo punto forte, ma per il momento in quell&rsquo;aspetto &egrave; pi&ugrave; forte di me&rdquo;.&nbsp;Normalmente a questo punto della stagione i piloti hanno estratto il massimo dalle moto, e chiedono di pi&ugrave; alle squadre. Tu ti senti in questa posizione?&nbsp;&ldquo;Ancora non mi trovo al meglio con la moto, soprattutto nella fase di centro curva, come del resto da inizio anno. Nei tracciati con pi&ugrave; curve lunghe fatico di pi&ugrave;, ma per fortuna sento di avere ancora un po&rsquo; di margine&rdquo;. MotoGP, Bagnaia: "Fisicamente non sono ancora al 100%, ma sto lavorando sodo"&nbsp;       

Marco spiega: "Bagnaia piega meno di tutti eppure vola, Marquez ad Aragon era semplicemente il pi&ugrave; a posto. Non vorrei una GP22 nel box, il problema sono le gomme"

Bezzecchi: "Ho guardato i dati di Marc, ma l'angolo di piega fa la differenza"

Non alza la voce Pecco Bagnaia, non &egrave; nel suo stile, ma la rabbia nel post gara di Aragon si percepisce senza grosse difficolt&agrave;. Il piemontese infatti &egrave; netto circa il contatto avvenuto con Alex Marquez, costatogli un podio oramai conquistato, vista la sua velocit&agrave; nella seconda parte della corsa. Ora Pecco si trova a -23 da Jorge Martin, e dunque dovr&agrave; ricostruire una piccola rimonta. &nbsp; &ldquo;Io e Alex non ci siamo parlati &ndash; apre Pecco - anzi lui nemmeno mi ha guardato in faccia, il che fa capire il personaggio. Sono situazioni spiacevoli: se vai lungo e vedi che il pilota alle tue spalle ti sta passando, perch&eacute; lo vedi e non vero il contrario, dare un colpo di gas e centrarlo pienamente non &egrave; il massimo. Io ho approfittato del suo errore per passare, ma forse ho sbagliato a non considerare chi fosse, dato che gliene capitano diverse. E&rsquo; stato un peccato, dato che &egrave; stato un weekend difficile. Sono partito nuovamente dalla piazzola sporca, ma sono risalito forte ed ero molto pi&ugrave; veloce di lui&rdquo;.  &nbsp;Hai le idee chiare circa l&rsquo;accaduto. &nbsp;&ldquo;Quando gli sono passato davanti eravamo ancora dritti, non in piega. Io sono entrato e ho fatto una linea anche abbastanza larga, sapendo che lui era interno ma che la mia velocit&agrave; era di gran lunga superiroe, ma una volta l&igrave; ho sentito distintamente il suo colpo di gas, cosa confermata dalla telemetria. Non ha chiuso il gas finch&eacute; non era a terra, quindi &egrave; rimasto con il 40 o 60% di gas per tutto il tempo. E&rsquo; stato l&igrave; a spingermi fuori, un qualcosa di inaccettabile e pericoloso. La dinamica &egrave; chiara sotto tutti i punti di vista, e dai dati &egrave; ancora peggio di quello che sembra: &egrave; preoccupante che certi piloti facciano determinate azioni&rdquo;.  Ti aspettavi delle scuse? &nbsp;&ldquo;Quando uno ti prende pieno in questo modo di solito chiede scusa, invece lui mi ha anche mandato a quel paese. Diciamo che abbiamo una visione delle cose abbastanza diversa, ma la dinamica dell&rsquo;incidente &egrave; chiara. Lui avr&agrave; le sue ragioni&rdquo;.    Bagnaia non ci sta  Come stai?&nbsp; &ldquo;Non sto troppo bene al momento. Ho male alla spalla sinistra, ma non c&rsquo;&egrave; nulla di rotto. Cercher&ograve; di fare un buon lavoro a casa, per arrivare a Misano in forma&rdquo;. &nbsp; Ci sono delle similitudini nella dinamica con l&rsquo;incidente di Portimao tra te e Marc?&nbsp; &ldquo;E&rsquo; totalmente diversa. A Portimao uno mi ha superato per poi andare lungo, e io sono semplicemente entrato, mentre quello esterno ha chiuso la linea&rdquo;. &nbsp; Il podio era ormai alla portata. &ldquo;Esatto, era un obiettivo facile. Giravo mezzo secondo pi&ugrave; forte di chi mi precedeva, arrivando quasi sui tempi di Martin, ma in questo fine settimana non ne &egrave; andata dritta una. Nelle situazioni normali ho fatto terzo in qualifica, una buona uscita nella Practice ed un buon passo in gara, ma una volta arrivato in griglia avevo gi&agrave; capito che la partenza sarebbe stata difficile, dato che la piazzola era pi&ugrave; sporca di ieri. Avrebbero dovuto pulirla ma probabilmente avevano altro da fare. Ho faticato a superare Morbidelli perch&eacute; lui non stava gestendo le gomme, ma una volta superato lui &egrave; stato tutto pi&ugrave; facile. Finire terzo era importante, ma qualcuno ha deciso di impedirmelo&rdquo;.  GP Aragon, Marquez: &quot;Dopo 1000 giorni dimentichi cos&igrave; vincere&quot; 

Pecco diretto: &quot;Il podio era mio, qualcuno ha deciso di impedirmelo.&nbsp;Il mio errore? Non considerare chi avevo di fronte. La dinamica &egrave; chiara, mi ha visto senza chiudere il gas&quot;

GP Aragon, Bagnaia: &ldquo;A. Marquez &egrave; stato l&igrave; a spingermi fuori, inaccettabile e pericoloso&rdquo;

        11:32 MotoGP FP1, la classifica al termine della sessione  Jorge Martin Marc marquez Brad Binder Aleix Espargar&ograve; Pedro Acsota Alez Marquez Francesco Bagnaia Augusto Fernandez Jack Miller Raul Fernandez Maverick Vinales Johann Zarco Fabio Di Giannantonio Fabio Quartararo Miguel Oliveira Alex Rins Luca Marini Joan Mir Enea Bastianini Takaaki Nakagami Franco Morbidelli Marco Bezzecchi Stefan Bradl   11:22 10 minuti al termine delle prove libere Mancano solo 10 minuti al termine della prima sessione di prove libere della giornata  11:16 Honda porta una nuova carena per Zarco La novit&agrave; da parte di Honda &egrave; la presenza di una nnuova carena sulla LCR di Zarco, ma dovremo attendere le Practice del pomeriggio per capire come performer&agrave;  11:11 MotoGP, FP1: la classifica provvisoria  Marc Marquez Brad Binder Aleix espargar&ograve; Alex Marquez Francesco Bagnaia   11:00 MotoGP, problemi per Quartararo Bagnaia fa il suo miglior tempo in 1:40, mentre&nbsp;Quartararo ha qualche problema con la sua Yamaha: a Barcellona portano un pacchetto di aggiornamento testato la scorsa settimana al Mugello, test privato autorizzato grazie alle concessioni  10:57 Caso celebrativo per Aleix Espargar&ograve; Il Capitano scende in pista con un casco speciale per il suo Gran Premio di casa   10:55 Marc Marquez guida la griglia nelle FP1 Marc Marquez fa subito capire che non ha intenzione di trattenersi, guida la griglia con il crono in 1:39.871  10:50 MotoGP, iniziano le FP1 Inizia la sessione di prove libere a Barcellona, il primo a scendere in pista &egrave; Fabio Quartararo  10:44 MotoGP, la livrea speciale di Pramac Pramac rinnova la sua partnership con Prima per i successivi 3 anni, una mossa che, con il cambio di regolamento del 2027 e l'ipotesi di abbandonare Ducati diventare un team satellite Yamaha, non era cos&igrave; scontata. La bellissima livrea scender&agrave; in pista questo weekend, scorrete la gallery per ammirarla in tutto il suo splendore   10:35 Moto2, nelle prove libere 1 Gonzales domina Le prove libere della Moto2 terminano sotto la guida di Manuel Gonzales   10:21 Moto2, Dixon alla guida del gruppo Le prove libere della Moto2 sono guidate ora da Dixon, seguito da Roberts e Ogura  10:08 Bagnaia e la scelta del compagno di squadra: "Come una soap opera" "Come una soap opera", cos&igrave; Pecco&nbsp;Bagnaia&nbsp;ha battezzato la corsa al contratto ufficiale che vede protagonisti&nbsp;Jorge Martin,&nbsp;Marc Marquez&nbsp;ed Enea&nbsp;Bastianini, ambiziosi della sella da affiancare al campione di Chivasso in vista del 2025. Una bagarre a tre che apparentemente non turba il pilota italiano, concentrato sulla sua stagione nonch&eacute; sulla ricerca del miglior feeling possibile con una GP24 che a Le Mans non ha sentito tra le mani come avrebbe voluto.  Leggi la dichiarazione integrale QUI  09:56 MotoGP, iniziano le prove libere a Montmel&ograve; Inizia la giornata a Montmel&ograve;, le nuvole incombono sul circuito ma le previsioni meteo non preannunciano pioggia nelle prossime ore. La temperatura &egrave; di 18 &deg;C e in pista sono gi&agrave; scesi i piloti di Moto3, che hanno da poco terminato il loro primo turno di prove libere.&nbsp; Ora &egrave; il turno della Moto2: Arbolino ha gi&agrave; preso il comando della classifica provvisoria ma tutto pu&ograve; succedre  Let's see who's at the front straightaway #Moto2 FP is gooo #CatalanGP  pic.twitter.com/Xy7tFW6Eyx &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) May 24, 2024     16:28 Termina la prima conferenza Termina la prima conferenza piloti, mancano pochi minuti prima dell'inizio della seconda conferenza della giornata  16:20 Marquez, "Andare in Aprilia? Ducati &egrave; la migliore" Marquez risponde alle domande relative alla sella libera lasciata da Aleix Espargar&ograve;: "Per me la moto Ducati &egrave; la migliore e quella che ha pi&ugrave; potenziale. Ho scelto Gresini perch&egrave; stavo cercando la moto migliore, ma certo KTM e Aprilia sono vicine"  16:09 Bastianini sull'incidente del 2023 Bastianini, "l'anno scorso ho fatto un grave errore in curva uno ma quest'anno prover&ograve; a fare di meglio. &egrave; importante avere una buona base per lavorare bene, vedremo"  16:07 Bagnaia, "Aprilia &egrave; il team da battere" Bagnaia scherza sull'incidente che lo ha coinvolto nel 2023, "Quest'anno spero di superare le prime tre curve. Penso che il nostro potenziale sia molto alto, credo che la moto possa aiutarci ma vediamo. Sicuramente Aprilia sono quelli da battere"  16:01 MotoGP, inizia la conferenza piloti Sta per cominciare la conferenza piloti del weekend di Barcellona  15:46 Espargar&ograve;, "Una scelta che ho fatto con il cuore" "Voglio stare con la mia famiglia, con i miei figli e penso sia la scelta giusta. Il rispetto e l'amore delle persone che mi circondano &egrave; la cosa pi&ugrave; importante per me ed &egrave; stato un sogno gareggiare in MotoGP. Oggi &egrave; il giorno migliore della mia carriera perch&egrave; ho rivissuto tutti i miei successi e ho visto l'affetto delle persone e dei colleghi che mi circondano.&nbsp; Non &egrave; stato facile scegliere di ritirarmi, ma non ho deciso di ritirarmi con la testa ma con il cuore. voglio davvero godermi la mia famiglia e epnso che sia un privilegio poter dire "no non voglio continuare"  15:39 MotoGP, i piloti raggiungono Espargar&ograve; Al termine dell'annuncio del ritiro da parte di Aleix Espargar&ograve;, tutti i piloti del paddock raggiungono il collega sul palco per rendergli omaggio. Toccante la reazione di Jorge Martin, evidentemente commosso&nbsp;  The riders take centre stage along with @AleixEspargaro #GrazieCapitano | #CatalanGP  pic.twitter.com/vcnwceQv1E &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) May 23, 2024     15:32 "Nel 2018 ho pensato al ritiro" "Il momento migliore della mia carriera &egrave; questo, non pensavo fosse possibile,. sono una persona molto felice ma il momento peggiore della mia vita &egrave; accaduto nel 2018, quando pensavo di ritirarmi. Era una stagione complessa e avevamo un distacco di un minuto dai nostri avversari e solo grazie a mia moglie non mi sono ritrato"  15:24 Lacrime di commozione, un ritiro dolce amaro per Espsargar&ograve; Il Capitano si scioglie in lacrime nella conferenza straordinaria, spiegando le motivazioni che l'hanno portato al ritiro, ma rassicura "Sono felice, sono molto felice"&nbsp;  15:19 Espargar&ograve; si ritira al termine del 2025 Il pilota spagnolo non usa mezzi termini e subito annuncia, "Alla fine della stagione mi ritirer&ograve; dalla MotoGP, &egrave; stato un bel viaggio"  15:17 Le conseguenze dell'annuncio di Espargar&ograve; Se Espargar&ograve; annunciasse il ritiro, il mercato piloti si accenderebbe ancora di pi&ugrave;: la sua sella libera potrebbe essere presa di mira da svariati piloti  15:14 Aleix Espargar&ograve;, inizia la conferenza speciale Sta per cominiciare la conferenza straordinaria richiesta da Aleix Espargar&ograve;  15:13 Marini scettico sul regolamento 2027 Secondo&nbsp;Luca Marini&nbsp;il cambio regolamentare potrebbe rendere la MotoGP ancora pi&ugrave; estrema, non dal punto di vista dei&nbsp;motori&nbsp;che perderanno 150cc e circa 40/50 cavalli, ma pi&ugrave; probabilmente dal punto di vista aerodinamico: &ldquo;&Egrave; ancora presto per giudicare l'impatto complessivo,&nbsp;ma una cosa &egrave; certa:&nbsp;l'aerodinamica&nbsp;giocher&agrave; un ruolo ancora pi&ugrave; cruciale&rdquo; Leggi l'articolo integrale  15:05 Di Giannantonio, "Rimanere qui nel 2025 sarebbe fantastico" Tra i piloti che stanno vivendo una situazione incerta si trova Fabio Di Giannantonio: il pilota romano ha firmato un contratto di un solo anno con VR46 e al termine di questa stagione dovr&agrave; trovare una sella su cui correre nel 2025. La possibilit&agrave; di firmare nuovamente col Team di Valentino Rossi non &egrave; da escludere, ma le possibilit&agrave; sono svariate. Scopri di pi&ugrave; in questo articolo   14:54 MotoGP Catalunya: i successi di Aprilia nel 2023 Il Gran Premio di Barcellona del 2023 &egrave; stato, per Aprilia, un weekend pieno di successi.&nbsp; L'account X di MotoGP ci tiene a celebrarlo, postando questo video: la Casa di Noale riuscir&agrave; a bissare il risultato?&nbsp;  A victory that @AleixEspargaro had dreamt of for years! It doesn't get sweeter than winning at home! #CatalanGP  pic.twitter.com/V8zOfnGuOh &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) May 23, 2024     14:51 Prima Pramac a un bivio: rimanere con Ducati o... Yamaha&nbsp;&egrave; l&rsquo;unica Casa costruttrice impegnata nella categoria regina a non avere un team privato ed &egrave; questo l&rsquo;obiettivo che hanno in vista del 2025. Le ultime indiscrezioni vorrebbero che il&nbsp;team Pramac&nbsp;stia valutando questa nuova collaborazione, interrompendo cos&igrave; un binomio storico con Ducati,&nbsp;proprio quando la squadra toscana potrebbe schierare il prossimo anno Marc Marquez. Ma vediamo i due casi.   14:46 Mercato MotoGP: Borsoi rivela la scelta Ducati per il 2025 Dall'articolo: "[...] Perci&ograve;, ecco a Gino ulteriore spinoso quesito:&nbsp;chi metterebbe sulla Ducati Rossa ufficiale nel 2025. Attenzione alla risposta, arrivata a precedere il completamento della domanda: "Te lo dico subito"&nbsp;ride "Jorge Martin. E' lui l'uomo giusto da affiancare a Pecco&nbsp;Bagnaia, nulla togliendo agli altri candidati"." Leggi l'intervista completa QUI  14:39 MotoGP, Espargar&ograve; annuncia una conferenza straordinaria Il mercato piloti non &egrave; mai stato cos&igrave; incerto, e nel weekend spagnolo anche Aleix Espargar&ograve; ci mette del suo: alle ore 15:15 &egrave; prevista una conferenza straordinaria che vedr&agrave; protagonista il portacolori Aprilia, e si vocifera che potrebbe annunciare il ritiro dalle corse, una possibilit&agrave; che aveva dato come opposta alla possibilit&agrave; di estendere il suo contratto con la casa di Noale.&nbsp;  Leggi l'articolo completo QUI  14:35 GP Catalunya, un weekend col sole per la MotoGP I piloti stanno arrivando nel circuito spagnolo di Montmel&ograve; per il weekend di gara, un fine settimana che si preannuncia sereno e dal clima ideale per le corse. Il sole dovrebbe splendere sulla pista e la temperatura media dovrebbe aggirarsi intorno ai 22 &deg;C.  14:31 MotoGP Barcellona, dove vedere il Gran Premio di Catalunya Venerdi 24-05-2024 ore 8.30-8.45,&nbsp;Moto E, Prove libere 1ore 9.00-9.35,&nbsp;Moto 3, Prove libere 1,&nbsp;direttaore 9.50-10.30,&nbsp;Moto 2, Prove libere 1,&nbsp;direttaore 10.45-11.30,&nbsp;Moto GP, Prove libere 1,&nbsp;direttaore 12.25-12.40,&nbsp;Moto E, Prove libere 2ore 13.15-13.50,&nbsp;Moto 3, Prove libere 2,&nbsp;direttaore 14.05-14.45,&nbsp;Moto 2, Prove libere 2,&nbsp;direttaore 15.00-16.00,&nbsp;Moto GP, Prove libere 2,&nbsp;direttaore 16.15-16.25,&nbsp;Moto E, Qualifica 1ore 16.35-16.45,&nbsp;Moto E, Qualifica 2Sabato 25-05-2024 ore 8.40-9.10,&nbsp;Moto 3, Prove libere 3,&nbsp;direttaore 9.25-9.55,&nbsp;Moto 2, Prove libere 3,&nbsp;direttaore 10.10-10.40,&nbsp;Moto GP, Prove libere 3,&nbsp;direttaore 10.50-11.05,&nbsp;Moto GP, Qualifica 1,&nbsp;direttaore 11.15-11.30,&nbsp;Moto GP, Qualifica 2,&nbsp;direttaore 12.15,&nbsp;Moto E, Gara 1,&nbsp;direttaore 12.50-13.05,&nbsp;Moto 3, Qualifica 1,&nbsp;direttaore 13.15-13.30,&nbsp;Moto 3, Qualifica 2,&nbsp;direttaore 13.45-14.00,&nbsp;Moto 2, Qualifica 1,&nbsp;direttaore 14.10-14.25,&nbsp;Moto 2, Qualifica 2,&nbsp;direttaore 15.00,&nbsp;Moto GP, Sprint,&nbsp;direttaore 16.10,&nbsp;Moto E, Gara 2,&nbsp;direttaDomenica 26-05-2024 ore 9.40-9.50,&nbsp;Moto GP, Warm Up,&nbsp;direttaore 11.00,&nbsp;Moto 3, Gara,&nbsp;direttaore 12.15,&nbsp;Moto 2, Gara,&nbsp;direttaore 14.00,&nbsp;Moto GP, Gara,&nbsp;diretta Luogo: Circuito di Montmel&ograve;, Barcellona         

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